
Di Alessandro Caruso | 03 Giugno 2023
Il duello a distanza continua
Cosa è successo in questa settimana politica: il voto in Spagna, in Turchia e, ovviamente, quello in Italia.
Cosa è successo in questa settimana politica: il voto in Spagna, in Turchia e, ovviamente, quello in Italia.
Stati Uniti salvi default: la Camera ha approvato il compromesso raggiunto nei giorni scorsi dal presidente Joe Biden e dal leader dell’opposizione Kevin McCarthy, nonostante venti di fronda sia fra i repubblicani che fra i democratici.
“La Cina Xi Jinping. Verso un nuovo ordine mondiale sinocentrico?” – Intervista con gli autori, Gabriele e Nicola Iuvinale, giuristi e analisti delle dinamiche economiche e geopolitiche che hanno scritto un libro di analisi sulle mire della Cina di Xi Jinping, dei rischi per la sicurezza dell’Indopacifico e dell’assetto mondiale per come lo conosciamo.
Ucraina, l’attacco con droni al cuore di Mosca mostra l’escalation nella risposta all’invasione e la diplomazia sterile su più fronti.
Talvolta anche le elezioni amministrative fanno cadere i governi. Come è successo in Spagna dopo la sconfitta di Sànchez alle amministrative.
Scontri in Kosovo a causa dell’ostruzionismo verso i sindaci di etnia serba che hanno vinto le elezioni. Vucic dichiara la massima allerta.
Non lasciatevi ingannare dalla pronuncia all’italiana che induce al plurale. Non ci sono due Türkiye a confronto nel ballottaggio delle elezioni presidenziali di domenica prossima…
Prosegue l’attuazione del piano Mattei del governo Meloni per l’Africa. Il Paese protagonista di questa settimana è l’Angola, realtà occidentale dotata di grandi risorse naturali e minerarie, terzo partner commerciale sub-sahariano dell’Italia
Se confermata, l’occupazione di Bakhmut sarebbe il primo successo militare russo del 2023, ma con un significato più simbolico che strategico.
In Grecia le elezioni confermano il premier uscente Kyriakos Mitsotakis, che però vuole andare di nuovo al voto col maggioritario.
L’Ungheria avrebbe bloccato una tranche dei fondi dello European Peace Facility (EPF): un fatto che pone, ancora una volta il tema della riforma delle istituzioni europee
G7: i Grandi dell’Occidente uniti su Ucraina e Cina, la via della pace sfiora la guerra. Ecco come è andata.