Di Daniele Capezzone | 23 Maggio 2022
Un ovetto di Colombo per il centrodestra…
Il centrodestra è più unito a parole che nei fatti. Ma ci sono alcuni temi che tradizionalmente danno fiducia al suo elettorato.
Il centrodestra è più unito a parole che nei fatti. Ma ci sono alcuni temi che tradizionalmente danno fiducia al suo elettorato.
Azione e Iv quasi ovunque in disaccordo. Il Pd pensa federare la fazione di Di Maio e Calenda, ma non Renzi. Cosa succede nel centrosinistra.
Nonostante la vittoria Macron potrebbe scoprirsi presidente senza maggioranza nell’Assemblea nazionale, dopo le politiche di giugno.
Il centrodestra ha sciupato il rigore delle ultime amministrative e ha perso la corsa al Colle, ora deve trarre opportunità dalle difficoltà.
Le posizioni, e i retroscena, dei partiti e delle correnti sul tema delle legge elettorale, tra proporzionalisti e maggioritaristi.
Il Parlamento non riesce a decidere, nemmeno la sesta votazione è quella decisiva. Trattative frenetiche, ma la svolta sembra vicina.
Dopo la quarta votazione per il Quirinale senza esiti si attendono nuovi nomi plausibili in nottata. Altrimenti arriva Draghi.
Dopo la terza votazione inutile per eleggere il Presidente della Repubblica continuano gli incontri. Ecco cosa potrebbe succedere giovedì.
Tanti i nomi proposti ma la vera intesa al momento è quella che vede Mario Draghi Presidente della Repubblica.
Draghi Presidente della Repubblica sembra essere l’unica formula in grado di blindare gli accordi su Quirinale e Palazzo Chigi.
La prima giornata di voto si svolge soprattutto fuori dal Palazzo, tanti gli incontri tra leader per sondare la formula Draghi al Quirinale.
Alle elezioni capitoline per eleggere il sostituto di Roberto Gualtieri alla Camera si impone Cecilia D’Elia con il 59,43% dei voti.