Di Giampiero Gramaglia | 06 Dicembre 2025
L’Europa o Trump, il capolinea della civiltà?
Il tentativo di Trump di allineare l’Europa. Le strade che si aprono di fronte agli scenari internazionali. Le reazioni dei media esteri.
Giampiero Gramaglia inizia l’attività giornalistica a La Provincia Pavese nel 1972. Dal 1976 al ’79 è alla Gazzetta del Popolo di Torino, per cui nel 1979 apre l’ufficio di corrispondenza a Bruxelles. Nel 1980 passa all’Ufficio dell’Ansa di Bruxelles di cui diventa responsabile nel 1984. Segue Cee e Nato per dieci anni. Nel 1989 è a Roma come caporedattore Esteri e, dal ‘90, caporedattore centrale Esteri. Dal 1997 è vicedirettore dell’Ansa, con delega all’informazione da e per l’estero e allo sport. Nel 1999 va a guidare l’ufficio Ansa di Parigi e nel 2000 diviene responsabile del Nord America, con sede a Washington. Dal dicembre 2006 al giugno 2009 è direttore dell’Ansa. Successivamente, dirige l’Agence Europe a Bruxelles e poi l’edizione italiana di Euractiv, è vice-direttore de La Presse, dirige AffarInternazionali.it, è segretario generale dello European Press Center e presidente di Infocivica. È consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali, lo IAI; collabora con regolarità a media tradizionali e online (Il Fatto Quotidiano, periodici, radio, tv, etc). È membro del consiglio direttivo del Comitato relazioni esterne.
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La vicenda dell’uccisione nei Caraibi di due presunti narcotrafficanti venezuelani, sopravvissuti all’attacco alla loro imbarcazione, e gli interrogativi su chi e se impartì l’ordine.
Una persona, non una notizia, è l’assoluta protagonista dell’attualità statunitense, questa mattina: è il segretario alla Difesa, anzi alla Guerra, Pete Hegseth.
Se è vero che i sogni muoiono all’alba, le illusioni di pace in Ucraina muoiono ogni notte, sotto i missili e i droni russi.
La questione del ‘second strike’, cioè del secondo attacco, contro un’imbarcazione di presunti narcotrafficanti venezuelani nel Mar dei Caraibi, esplode negli Stati Uniti e fa l’apertura dei maggiori media Usa.
Donald Trump divide lo scarso tempo di lavoro del suo week-end del Ringraziamento tra il cercare di fare la pace in Ucraina e il minacciare la guerra al Venezuela.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intende “sospendere definitivamente l’immigrazione negli Usa da tutti i Paesi del Terzo Mondo”: una decisione, scrive in un post su Truth, motivata dalla necessità di “consentire al sistema statunitense una completa ripresa”.
Nella vigilia della Festa del Ringraziamento, una sparatoria ha squarciato la festosa animazione della capitale federale degli Stati Uniti, Washington Dc
È un puzzle i cui pezzi non combaciano quello della pace in Ucraina, che team di negoziatori diversi, a tavoli diversi, da Ginevra ad Abu Dhabi, cercano di comporre per ora senza successo.
Ucraini ed europei mettono in discussione, sabato a Johannesburg, ieri a Ginevra, oggi in Namibia, il piano di pace per l’Ucraina del presidente Usa Donald Trump
Il piano di pace di Trump impone a Kiev una scelta drammatica: accettare concessioni alla Russia o perdere il sostegno degli Stati Uniti. Zelensky parla di “momento difficile”.