Di Giampiero Gramaglia | 03 Maggio 2025
E Trump si “elegge” Papa sugli account ufficiali della Casa Bianca
Con Trump appare quasi normale e passa quasi inosservata, tanto i media si sono assuefatti agli istrionismi del magnate presidente.
Con Trump appare quasi normale e passa quasi inosservata, tanto i media si sono assuefatti agli istrionismi del magnate presidente.
Due temi dominano l’attualità americana questa mattina: la firma dell’accordo fra Usa e Ucraina sullo sfruttamento delle risorse minerarie e il calo del Pil nel primo trimestre 2025.
Con queste parole il presidente Usa Donald Trump ha celebrato il 29 aprile – questa notte per noi – a Warren in Michigan, i primi cento giorni del suo secondo mandato alla Casa Bianca.
La candelina sulla torta dei cento giorni alla Casa Bianca di Donald Trump fa cilecca: alle elezioni politiche canadesi, il candidato liberale Mark Carney vince “con una piattaforma anti-Trump”.
Il monito dell’eurodeputato: «Gli Usa non possono trattarci da avversari. Difendere le nostre norme è una priorità politica e industriale».
Il Canada va oggi al voto e sceglie tra il candidato liberale, e premier in carica, Mark Carney e il suo sfidante conservatore Pierre Poilievre
Quel che non riuscì a fare in vita, forse Papa Francesco l’avrà ottenuto nel giorno dei suoi funerali.
Nel giorno del funerale di Papa Francesco il presidente americano a Roma lavora a un accordo per la pace in Ucraina.
Trump sospende i nuovi dazi, ma restano in vigore quelli su Cina, Messico e Canada: crescono i timori per inflazione e investimenti.
Cosa è successo nell’incontro tra Trump e Giorgia Meloni. Cosa si sono detti e quali sono state le decisioni prese.
Il segretario di Stato Marco Rubio e, a seguire, il presidente Donald Trump hanno detto che gli Stati Uniti potrebbero abbandonare i negoziati di pace “in assenza di risultati”.
La foto in apertura di quasi tutti i media Usa questa mattina è quella dell’incontro tra il senatore democratico del Maryland, Van Hollen e Abrego Garcia, il cittadino salvadoregno deportato per errore nel suo Paese.