Di Daniele Capezzone | 02 Giugno 2025
Centrodestra, occhio allo schema-Genova
Coalizione extralarge, e in prima linea – come frontwoman- una candidata civica. Lo schema ha funzionato. Il centrodestra non lo sottovaluti.
Coalizione extralarge, e in prima linea – come frontwoman- una candidata civica. Lo schema ha funzionato. Il centrodestra non lo sottovaluti.
Nel giorno della Festa della Repubblica in questo frangente storico è opportuno avviare una riflessione sul senso della democrazia.
Non c’è dubbio. Tra due settimane i referendum targati Landini-Schlein saranno salutati da un’ondata astensionistica abbastanza notevole.
Ma perché dovremmo farci coinvolgere da una forma anomala di congresso allargato del Pd a cui stavolta si è dato il nome di “referendum”?
Che dire sui referendum? Non è nostro compito dare consigli alla sinistra italiana, che sa benissimo sbagliare da sola.
Se vi capita di entrare nella “bubble”, nella bolla politico-mediatica di Roma Centro, insomma se prendete un caffè con un esponente politico (a voi la scelta sullo schieramento), dopo quattro-cinque minuti di convenevoli (Trump, il Papa, il meteo, i ponti di primavera) si arriverà dritti a ciò che oggi sta a cuore a diversi onorevoli. Chi per speranza, chi per timore, chi per comprensione di ciò che si muove davvero tra i leader, chi come meno consapevole massa di manovra parlamentare. Sto parlando della eventuale modifica della legge elettorale.
Questo Primo Maggio cade a pochi giorni dalla morte di un Papa che ha dimostrato grande sensibilità verso i temi del lavoro.
La verità vera è che ad alcuni fa gioco che il tema migranti non sia risolto e funga da leva elettorale per mietere consenso.
Certificata una condizione politicamente gregaria del Pd rispetto ai Cinquestelle, nonostante il noto assetto del consenso elettorale
Le opposizioni in ultima analisi non sembrano dotate di ciò che servirebbe per entrare in partita. Sono divise, disarticolate.
Scrissi che l’attuale legislatura non ha granché da dire. Da allora a oggi, la sensazione non è cambiata. Di Daniele Capezzone.
Dalla telefonata tra Trump e Putin all’arresto del sindaco di Istanbul, fino alla repressione dei diritti in Ungheria: un’analisi sulla sfida tra democrazia e autocrazia.