
Di Alessandro Caruso | 08 Marzo 2025
La difficile costruzione della pace in Ucraina
Il faccia a faccia Trump-Zelensky rimarrà l’evento che più di ogni altro segnerà la diplomazia mondiale di qui in avanti
Il faccia a faccia Trump-Zelensky rimarrà l’evento che più di ogni altro segnerà la diplomazia mondiale di qui in avanti
Il vertice Ue straordinario conferma il piano ‘ReArm’ proposto da von der Leyen, senza l’adesione di Viktor Orban sul sostegno all’Ucraina e sulle modalità della pace.
Due giorni dopo l’entrata in vigore dei dazi sull’import da Canada e Messico e dopo avere annunciato un ammorbidimento verso l’Ucraina, Trump fa l’esatto contrario.
L’erosione del multilateralismo non significa necessariamente la sua fine. Potrebbe, invece, essere l’occasione per un nuovo assetto geopolitico.
Come è andato il vertice di Londra sull’Ucraina. Gli stati membri fanno quadrato in difesa di Kiev. Ecco cosa è stato deciso.
Come procede il rimodellamento delle forniture di gas. L’Italia si è rivolta a Africa e Asia, in corso gli investimenti infrastrutturali.
Leader occidentali in processione, oggi, a Kiev, nel terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Grande assente: Donald Trump.
La riunione del G7 sull’Ucraina conferma la volontà europea di aiutare ancora Kiev, portando la Russia a fermare le ostilità. Ma ora più difficile coordinarsi con gli Usa.
Il governo Meloni ha dato nuova energia ai legami con Arabia Saudita, Emirati e Qatar, come conferma la visita del Presidente degli EAU.
Elezioni in Germania, il centro resiste all’avanzata della destra. La coalizione sarà guidata da Merz, nuovo cancelliere.
Sull’Ucraina, dialogano Washington e Mosca: Kiev e l’Europa restano spettatori, pur scalpitando per diventare protagonisti.
Il rappresentante speciale Ue per i Paesi del Golfo Luigi Di Maio ribadisce in un convegno a Roma la volontà di supportare i palestinesi.