Di Alessandro Caruso | 08 Marzo 2025
La difficile costruzione della pace in Ucraina
Il faccia a faccia Trump-Zelensky rimarrà l’evento che più di ogni altro segnerà la diplomazia mondiale di qui in avanti
Il faccia a faccia Trump-Zelensky rimarrà l’evento che più di ogni altro segnerà la diplomazia mondiale di qui in avanti
Donald Trump sull’altalena dei dazi: un giorno li mette, il giorno dopo o li toglie. Confusione sui licenziamenti dei dipendenti federali.
Due giorni dopo l’entrata in vigore dei dazi sull’import da Canada e Messico e dopo avere annunciato un ammorbidimento verso l’Ucraina, Trump fa l’esatto contrario.
Nel primo discorso del suo secondo mandato, un Donald Trump “combattivo” si impegna a portare avanti “la sua agenda in modo implacabile”.
Via ai dazi e, quindi, a una guerra commerciale di dimensioni planetarie. E stop agli aiuti all’Ucraina. Queste le due decisioni di ieri di Donald Trump.
Trump 2 tra migranti, dazi e tagli federali: Musk riforma la burocrazia, mentre l’economia USA affronta incertezze e tensioni politiche.
Trump scuote il mondo con nuove mosse su Gaza e dazi mentre il governo Meloni rilancia il nucleare e aiuti contro il caro bollette.
Zelensky alla Casa Bianca: non un confronto diplomatico, ma un vero e proprio show in stile wrestling.
L’Ucraina al centro degli incontri nello Studio Ovale di Donald Trump ieri con Keir Starmer e oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“L’Europa è nata per fregarci e, in questo, ha fatto un buon lavoro: ma ora ci sono io alla presidenza”. Così, Trump alla prima riunione di gabinetto. E annuncia dazi del 25%.
La Camera degli Stati Uniti ha approvato una ‘legge quadro’ finanziaria, che contiene i presupposti per l’attuazione di gran parte dell’agenda socio-economica del presidente Trump.
“Dire no a Musk”: è un titolo del Washington Post questa mattina, ma è anche un sentimento ormai diffuso, che permea il Trump 2