Di Marco Cossu | 23 Luglio 2022
Quel Piano inclinato del 20 luglio che ha fatto cadere Draghi
È stato un 20 luglio memorabile per la storia della politica italiana. Cronaca di una concatenazione di fatti che ha sconvolto palazzo Chigi.
È stato un 20 luglio memorabile per la storia della politica italiana. Cronaca di una concatenazione di fatti che ha sconvolto palazzo Chigi.
L’Italia al voto il 25 settembre. Draghi continua a guidare il governo per gli affari correnti. E dice: «Rimettiamoci a lavoro».
Draghi ha confermato le dimissioni, oggi sale al Quirinale e l’Italia ora attende le elezioni. Forse il 18 settembre.
Al Senato è palese la crisi di governo. La fiducia passa con 95 favorevoli e 38 contrari. Cosa farà Draghi? Lo strappo del centrodestra.
A tre giorni dal discorso di Draghi alle Camere, il Doomsday, si apre qualche spiraglio per la prosecuzione del governo. I tre scenari.
“Ricordati che devi cadere”, il mantra che ha accompagnato la storia delle crisi di governo nell’Italia repubblicana.
Ieri sera Draghi è salito al Colle da Mattarella per un confronto sugli equilibri. Maggioranza in crisi ma gli impegni presi sono cogenti.
La Camera approva il Dl Aiuti tra molte critiche. Il M5S non partecipa al voto. Palla al Senato per il sì definitivo. Chiesti più sforzi.
Il governo attendista, ma intanto i costi della vita salgono. Settembre presenterà il conto. Draghi sia saggio e non faccia il “cunctator”.
Una legislatura già in crisi. Ora che nel copione ci sono le minacce di Conte, i numeri della maggioranza e il cicaleccio sulla legge elettorale….
La maggioranza annodata sul tira e molla tra Draghi e Conte, che minaccia la stabilità del governo. Il decreto Aiuti è un test.
Dopo l’incontro tra Draghi e Conte di stamattina a Palazzo Chigi soltanto una cosa si può affermare. Il M5S non se ne va. Per ora….