Di Giampiero Gramaglia | 27 Agosto 2025
Trump contro tutti, Fed, India, DC, uragani e migranti
Le aperture dei maggiori media Usa sono una carrellata delle anomalie giuridiche, sociali ed economiche dell’Amministrazione Trump.
Giampiero Gramaglia inizia l’attività giornalistica a La Provincia Pavese nel 1972. Dal 1976 al ’79 è alla Gazzetta del Popolo di Torino, per cui nel 1979 apre l’ufficio di corrispondenza a Bruxelles. Nel 1980 passa all’Ufficio dell’Ansa di Bruxelles di cui diventa responsabile nel 1984. Segue Cee e Nato per dieci anni. Nel 1989 è a Roma come caporedattore Esteri e, dal ‘90, caporedattore centrale Esteri. Dal 1997 è vicedirettore dell’Ansa, con delega all’informazione da e per l’estero e allo sport. Nel 1999 va a guidare l’ufficio Ansa di Parigi e nel 2000 diviene responsabile del Nord America, con sede a Washington. Dal dicembre 2006 al giugno 2009 è direttore dell’Ansa. Successivamente, dirige l’Agence Europe a Bruxelles e poi l’edizione italiana di Euractiv, è vice-direttore de La Presse, dirige AffarInternazionali.it, è segretario generale dello European Press Center e presidente di Infocivica. È consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali, lo IAI; collabora con regolarità a media tradizionali e online (Il Fatto Quotidiano, periodici, radio, tv, etc). È membro del consiglio direttivo del Comitato relazioni esterne.
Le aperture dei maggiori media Usa sono una carrellata delle anomalie giuridiche, sociali ed economiche dell’Amministrazione Trump.
Il licenziamento senza precedenti di una governatrice della Fed, accusata di frode su un mutuo, agita i media, la finanza e la politica USA.
Trump nella sua seconda presidenza accentrando poteri da re: ordine pubblico, elezioni, media e opposizione democratica.
Israele ha avviato la prima fase dell’offensiva militare su Gaza City: l’esercito israeliano è entrato in azione questa mattina e tiene pronte a intervenire cinque divisioni.
Nonostante la successione di incontri degli ultimi giorni, restano molti ostacoli sulla via della pace dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
I vari incontri sono stati un susseguirsi di giri di tavola in cui ciascuno elogiava Trump e ne lodava gli sforzi, ma poi lo contraddiceva.
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«Costruttivo» e «produttivo», hanno detto Putin e Trump in Alaska, ma il vertice non ha prodotto la pace, a quanto pare.
Vertice Trump-Putin in Alaska: attese, timori e strategie sul conflitto in Ucraina, tra ambizioni di pace, tensioni internazionali e agenda politica.
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Gli europei in pressing su Trump perché Zelensky abbia un ruolo nel vertice con Putin in Alaska venerdì prossimo.