Trump tra tregua USA-Cina, Guardia Nazionale a Washington, nomine controverse e nuovi sviluppi sul caso Epstein.
Gli europei in pressing su Trump perché Zelensky abbia un ruolo nel vertice con Putin in Alaska venerdì prossimo.
Nessuno sa cosa accadrà. Sarebbe serio illustrare queste ed altre ipotesi, delineare scenari, ragionare laicamente su ogni esito possibile.
I presidenti Usa Donald Trump e russo Vladimir Putin s’incontreranno in Alaska il 15 agosto: l’annuncio è stato dato ieri da Trump sul suo social Truth e confermato dal Cremlino.
L’entrata in vigore, alla mezzanotte di Washington, le sei del mattino in Italia, dei nuovi dazi Usa, che il New York Times definisce “sconcertanti”, dominano le aperture dei maggiori media Usa e internazionali.
Alla vigilia dell’entrata in vigore, giovedì 7 agosto, dei dazi negoziati o imposti unilateralmente dall’Amministrazione Trump, le dichiarazioni a raffica alimentano la già grande confusione.
Nel secondo mandato di Trump, gli Stati Uniti mostrano il volto di un potere modellato sull’interesse privato, dove l’oligarchia economica detta legge e l’assurdità diventa prassi.
Trump firma nuovi ordini sui dazi: tariffe in vigore in 7 giorni su partner globali,tensioni politiche con Canada, India e Brasile.
Tregua a Gaza tra aiuti e polemiche, Trump incontra von der Leyen in Scozia mentre esplode il caso Maxwell e tornano i fantasmi di Epstein.
Donald Trump usa l’arma della ‘distrazione di massa’ per eludere la pressione della sua stessa base sul ‘caso Epstein’: parlare di tutto, tranne che dell’argomento scottante.
Il bilancio dei primi sei mesi del secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca è per lui molto positivo sui fronti interni ed è fortemente deficitario su quelli internazionali.
Il ‘caso Epstein’ domina questa mattina l’attualità statunitense: uno scoop del Wall Street Journal rimbalza su altre testate, un biglietto d’auguri “osceno” al magnate pedofilo firmato Donald.