
Di Massimiliano Mellone | 09 Giugno 2022
Vola l’inflazione nell’Eurozona: la BCE corre ai ripari
La guerra compromette la crescita. La Banca centrale europea vuole aumentare i tassi di interesse di 25 punti base a luglio.
Giornalista pubblicista con una ultradecennale esperienza nel campo della comunicazione, è laureato in economia e gestione aziendale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 2012 ha lavorato alla nascita del magazine FocusRisparmio, testata giornalistica rivolta al mondo del risparmio gestito e della consulenza finanziaria, occupandosi dell'organizzazione generale dell'attività editoriale per i successivi 6 anni. Su The Watcher Post è autore di articoli di informazione economica e finanziaria.
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Al Festival dell’Economia di Trento politici, imprenditori e accademici si confrontano. La globalizzazione è in crisi, l’economia risponde.
Le prospettive economiche da parte dei leader presenti al World Economic Forum di Davos convergono sul rischio di recessione.
La decisione riflette i rischi sociali e della governance Elon Musk di Tesla, ma accende anche il dibattito sui criteri ESG.
La Federal Reserve alza i tassi di interesse di mezzo punto percentuale. Una mossa aggressiva per fronteggiare l’inflazione.
BCE e Commissione europea sono al lavoro per non perdere il treno dell’innovazione e introdurre l’euro digitale.
Aumenta però la propensione a usare sistemi per i pagamenti digitali. Lo scenario nei report di Bankitalia e The European House – Ambrosetti.
A Piazza Affari i delisting sono stati tanti negli ultimi anni. Eppure la quotazione va considerata un’opportunità di lungo periodo.
El Salvador è primo paese ad adottare il Bitcoin come valuta a corso legale, a seguirlo è l’Ucraina che ha legalizzato le criptovalute.
Dopo la decisione della Bce di ridurre gli stimoli prima del previsto, la Boe alza ancora i tassi e la Fed lo ha fatto per la prima volta dall’inizio della pandemia con altri sei aumenti in arrivo nel 2022.
L’Fmi ha sottolineato che i prezzi dell’energia e delle materie prime, inclusi grano e altri cereali, sono cresciuti aumentando le pressioni inflazionistiche: gli shock dei prezzi graveranno in particolare sui poveri.
Comprare sui ribassi può essere un’opportunità ma anche una mossa azzardata: le reazioni dei mercati alla guerra sono ancora da quantificare.