Di Giampiero Gramaglia | 15 Aprile 2025
La guerra delle Università all’Amministrazione Trump
Occhi puntati sui fronti interni, più che su quelli internazionali, questa mattina negli Stati Uniti.
Occhi puntati sui fronti interni, più che su quelli internazionali, questa mattina negli Stati Uniti.
La settimana di Pasqua si apre, negli Stati Uniti, ancora all’insegna dell’incertezza sui dazi che condiziona l’andamento dei mercati.
Iniziano in Oman colloqui ad alto livello Usa – Iran, con l’obiettivo di evitare che Teheran si doti dell’atomica.
Pesano le preoccupazioni per l’impatto d’una guerra commerciale con la Cina, le cui prospettive sono peggiorate dopo il botta e risposta d’aumenti incrociati dei dazi reciproci.
Trump alza la posta nella guerra commerciale globale. L’UE risponde con negoziati, diversificazione e strategie sul digitale e i mercati emergenti.
Ieri, sorprendendo i suoi stessi consiglieri, Trump ha deciso di sospendere per 90 giorni tutti i dazi addizionali annunciati il 2 aprile, una settimana prima, tranne quelli nei confronti della Cina, alzati di nuovo, al 125%.
Continua l’altalena a Wall Street, con la Cina non si intravede la possibilità di negoziati, mentre si lavora a quello con l’Iran.
Inizio di settimana impegnativo per Donald Trump: riceve alla Casa Bianca Netanyahu, che viene a parlargli della situazione in Medio Oriente.
L’arma economica della politica tariffaria di Trump II sta provocando un’ondata di proteste in patria contro dazi, tagli e licenziamenti
In USA, l’effetto dazi hanno la meglio sulle buone notizie in campo economico, come quelle dei posti di lavoro in aumento nonostante tutto
Il ‘dopo dazi’ tiene banco sui media negli Stati Uniti e in tutto il Mondo: per ora, nessuna liberazione.
La guerra dei dazi planetaria è cominciata: a dichiararla, è stato Donald Trump. Cina, Ue e gli altri partner commerciali degli Usa si apprestano a rispondere “colpo su colpo”.