Politica

Camera dei Deputati, riapre il Transatlantico. La stampa applaude, 53 deputati protestano: “Circola ancora il virus”

05
Novembre 2021
Di Paolo Bozzacchi

Ritorno alla normalità dopo 17 mesi. Con consueta polemica. A Montecitorio prendono oggi  il via i lavori per la riapertura del Transatlantico: la piscina dove fare le cosiddette “vasche” e incontrare colleghi Onorevoli, giornalisti e addetti ai lavori, riaprirà a partire da lunedì 8 novembre, sgombrando le postazioni di voto ospitate perché emigrate dall’Aula.

Il Transatlantico nella vita parlamentare riveste il ruolo di ammortizzatore sociale, sede opportuna per il fluido passaggio di informazioni, capace di abbassare i toni della conflittualità partitica e di schieramento. Ma anche alla sua semplice riapertura con distanziamento c’è chi ha detto “No”.

Prima ancora di confermare il cronoprogramma della riapertura del Transatlantico, il Presidente della Camera Roberto Fico aveva già sulla scrivania una lettera di 53 deputati di tutti i partiti, contrari alla riapertura motivati dal fatto che “l’emergenza epidemiologica è ancora in corso”, specificando che l’inverno è alle porte e con esso è previsto anche “l’arrivo del virus influenzale”. La lettera è stata firmata da una decina di deputati Pd, poco meno del M5S e altrettanti del Gruppo Misto, oltre 6 di Coraggio Italia, una deputata di Italia Viva, uno di Leu e 18 di Forza Italia. Le firme di Forza Italia sono state poi ritirate.

Con i teatri e cinema riaperti ma tornati alla capienza del 100% e gli autobus riempiti all’80%, il problema dei 53 deputati protestanti è quello di riaprire un enorme androne liberty progettato dall’architetto palermitano Ernesto Basile, che i Parlamentari non sono tenuti a frequentare assiduamente durante l’attività a Montecitorio. Non è un caso, infatti, che il Transatlantico sia stato spesso definito il “corridoio dei passi perduti”.

Della inopportunità della lettera si è accorta l’Associazione Stampa Parlamentare, che ha accolto con “enorme stupore e disappunto” l’iniziativa. “Ci sfugge”, si legge in una nota Asp, “l’invito alla proroga di un regime speciale che è stato superato ovunque”. Poi ancora: “Il Transatlantico non è solo lo spazio fisico di contatto e confronto tra politica e informazione, ma è anche soprattutto un luogo simbolo della nostra democrazia. Un luogo ormai chiuso da troppo tempo”. Parole sante.

photo credits: Openpolis