Economia

IA e cloud, Microsoft fa sul serio. Ed è boom di profitti

31
Gennaio 2024
Di Giuliana Mastri

Che Microsoft stia vivendo una fase molto positiva grazie al trend dell’intelligenza artificiale è ora di dominio pubblico, ma nuovi dati confermano quanto circolato nelle ultime settimane, superando le aspettative degli analisti (anche grazie al settore cloud). Il colosso di Redmond nel quarto trimestre del 2023 ha incrementato gli utili del 33% a 21,9 miliardi. Le entrate sono lievitate del 18% a 62 miliardi, battendo previsioni del 16 per cento. Il segreto? «Ci siamo spostati dal parlare di AI alla applicazione di AI su larga scala”, ha detto il Ceo Satya Nadella».

Il dominio a Wall Street
Risultati che appunto giustificano il recente sorpasso a Wall Street ai danni di Apple e il primato raggiunto nel valore di mercato, con oltre tremila miliardi contro i 2.900 del produttore di iPhone. Il titolo del gruppo guidato da Nadella, tra i leader nella corsa all’intelligenza artificiale, ha guadagnato circa il 70% in Borsa nell’ultimo anno, anche se dopo gli ultimi conti è rimasto incerto.

Cloud e IA
Il business del cloud, raggruppato in Azure, ha generato il 30% in più, un output maggiore del del 27% anticipato e rispetto ai tre trimestri precedenti. Ma anche questo ha a che fare con l’intelligenza artificiale, dove l’azienda ha investito presto con la partnership con OpenAI, creatrice di ChatGPT. Microsoft ha sborsato 13 miliardi nell’azienda di IA generativa in cambio di una quota di controllo. Ben sei punti percentuali della nuova crescita di Azure è stata adesso attribuita all’intelligenza artificiale, il doppio rispetto ai tre mesi precedenti. Nell’insieme i ricavi dei servizi di Microsoft Cloud commerciali sono risultati migliori delle previsioni attestandosi a 33,7 miliardi, il che vuol dire +24%.

Alphabet tiene botta
E nel contesto fa bene anche Alphabet (la società che possiede Google), che perà resta sotto le previsioni. Google ha comunque ottenuto una ripresa nel mercato pubblicitario digitale, che in origine era il suo core business e ancora riveste un ruolo strategico.

Gli utili operativi trimestrali sono lievitati del 30% a 23,7 miliardi e gli utili netti sono balzati del 52% a 20,7 miliardi. Il periodo ottobre-dicembre ha visto il fatturato attestarsi al contempo a 86,31 miliardi di dollari, in rialzo del 13%. La raccolta pubblicitaria ha tuttavia contato per 65,5 miliardi, meno dei 65,9 miliardi sperati. Il cloud computing ha reso il 26%, a 9,2 miliardi. In Borsa il titolo ha ceduto il 5% nel dopo mercato.