Walking in the Bubble

Draghi a Praga, a Capri il summit dei cfo… e a Portogruaro si attende la mostra di Robert Capa

06
Ottobre 2022
Di Gianfranco Ferroni

Draghi in missione a Praga

Il presidente del Consiglio Mario Draghi partecipa il 6 e il 7 ottobre a Praga al primo vertice della Comunità politica europea e al Consiglio europeo informale. Alle 13 sessione plenaria di apertura “Launching the European Political Community” e la prima sessione di lavoro: quindi via alle tavole rotonde tematiche del vertice “Energia, clima ed economia” e “Pace e sicurezza nel continente europeo”. Alle 19 è in programma la cena di lavoro dei leader. Venerdì mattina riunione informale del Consiglio europeo, a seguire la sessione plenaria e il pranzo di lavoro dei componenti del Consiglio europeo.

A Capri il summit dei direttori finanziari

Si parla delle ottobrate romane come del migliore periodo dell’anno, ma anche a Capri in questi giorni il clima è splendido. E oggi pomeriggio sull’isola comincia, presso il Grand Hotel Quisisana, il congresso nazionale numero 44 dell’Andaf, l’Associazione nazionale dei direttori amministrativi e finanziari, in programma fino all’8 ottobre. Agostino Scornajenchi, cfo di Terna e presidente Andaf, afferma che «non basta più saper gestire numeri e processi come la comunità dei direttori amministrativi e finanziari sa fare in modo eccellente da anni. È necessario un cambio di passo epocale: ogni cfo deve acquisire la consapevolezza di non essere più soltanto il ‘custode del bilancio’, ma deve aspirare a diventare una figura di riferimento del capo azienda, capace di analizzare lo scenario economico-finanziario che circonda l’impresa, valutando sapientemente rischi e opportunità». Il numero uno dell’associazione sottolinea che «nella tre giorni di Capri oltre al racconto dei risultati raggiunti nell’ultimo anno dall’associazione, sveleremo importanti novità per la comunità dei cfo. Una categoria che vuole essere protagonista delle sfide dei prossimi anni». Il titolo dell’edizione di quest’anno del congresso è “Estote parati. La democrazia non è gratis: capitale umano e buone pratiche al servizio della collettività”.

Campidoglio, Dea Roma in restauro grazie a Biagiotti e Intesa Sanpaolo

È stato avviato l’intervento di restauro della fontana della Dea Roma in Campidoglio, addossata alla scalea di accesso a Palazzo Senatorio. I lavori, diretti dalla Sovrintendenza Capitolina, sono stati resi possibili grazie al mecenatismo di Intesa Sanpaolo e della maison di moda Laura Biagiotti per un costo complessivo di 140mila euro e dureranno 150 giorni. La fontana è stata già oggetto di un importante intervento eseguito nel 1994 nell’ambito del generale restauro della piazza capitolina e dei palazzi Nuovo e dei Conservatori, ma ora è in cattivo stato conservativo a causa sia del particolare microclima locale che dell’esposizione all’aperto. Le superfici lapidee sono interessate da forme di degrado diversificate, con accumulo di depositi, patine biologiche, concrezioni calcaree e stuccature inidonee che occultano e disturbano visivamente parti del modellato. L’intervento prevede il restauro del basamento e della statua di epoca romana della dea Roma, e il restauro delle superfici in travertino del prospetto architettonico e di quelle marmoree delle vasche con il ripristino della loro impermeabilizzazione. Sarà inoltre sistemata la pavimentazione in sampietrini a ridosso della vasca e revisionato l’impianto idrico, rifunzionalizzando il sistema di scarico della fontana. L’assessore capitolino alla cultura Miguel Gotor ha detto: «Desidero ringraziare molto Intesa San Paolo e la maison Laura Biagiotti per la loro decisione di sostenere il restauro di una delle fontane più belle e rappresentative di Roma. Il loro è un atto di mecenatismo molto generoso che permetterà alla piazza del Campidoglio di essere ancora più bella e armonica».

L’ambasciata francese invita il Nobel Giorgio Parisi

Il 20 ottobre il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi nel romano Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, parlerà di “Intelligenza naturale e intelligenza artificiale: un rapporto in continua evoluzione”. L’incontro nasce dalla collaborazione tra la rappresentanza francese in Italia, l’Accademia Nazionale dei Lincei e l’Académie des Sciences, intesa lanciata nel 2014 il progetto “Penser et fare la scienza, ensemble” per avvicinare la società alle ricerche dei più importanti scienziati italiani e francesi. La serata con Parisi, dove interverrà il presidente dell’Académie des Sciences Patrick Flandrin, si propone di “discutere in modo semplice e illustrato dello studio e della comprensione dei sistemi naturali come fonte di ispirazione per la creazione di meccanismi innovativi che consentano l’intelligenza collettiva, la transdisciplinarità e la considerazione etica della diversità dei punti di vista”. Se tutti conoscono Parisi, è interessante ricordare che Flandrin è un fisico, direttore emerito del Cnrs e lavora presso il Laboratorio di Fisica dell’École normale supérieure di Lione. Le sue ricerche riguardano la rappresentazione, l’analisi e l’elaborazione dei segnali, nonché lo studio di sistemi complessi. L’incontro avverrà con il sostegno di Edison.

Nel palazzo del vescovo per vedere le foto di Robert Capa

Dopo l’arte contemporanea e il dialogo tra arte e scienza, con “L’Arte della Fisica. Da Luigi Russolo a Renzo Bergamo”, il Palazzo Vescovile di Portogruaro presenta, dall’8 ottobre e fino al 5 febbraio del prossimo anno, la mostra “L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin”, una carrellata di oltre cento immagini che raccontano la cronaca, la storia e il costume del nostro paese negli ultimi 70 anni. Un progetto che porta, per la prima volta in città, i grandi fotografi dell’agenzia fotografica Magnum Photos, fondata a New York nel 1947, un’iniziativa di respiro internazionale che intende promuovere e valorizzare la Città di Portogruaro e l’intero territorio della Venezia Orientale. La mostra, curata da Walter Guadagnini con Arianna Visani, gode del patrocinio della Regione del Veneto, è organizzata dal Distretto Turistico Venezia Orientale con Suazes, la collaborazione di Magnum Photos e Camera – Centro italiano della fotografia di Torino, e la partecipazione attiva del Comune di Portogruaro, di Banca Prealpi SanBiagio e di numerose aziende sponsor situate nel territorio. Sono tutti autori chiamati a raccontare eventi grandi e piccoli, personaggi e luoghi dell’Italia dal dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie celeberrime e di altre meno note, di luoghi conosciuti in tutto il mondo e di semplici cittadini, che compongono il tessuto sociale e visivo del nostro paese. La mostra prende avvio con due serie strepitose, una di Robert Capa, dedicata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che mostra un paese in rovina, distrutto da cinque anni di conflitto, e una di David Seymour, che nel 1947 riprende invece i turisti che tornano a visitare la Cappella Sistina: l’eterna bellezza dell’arte italiana che appare come il segno della rinascita di un’intera nazione. Ordinata per decenni, l’esposizione prosegue con le immagini di Elliott Erwitt, René Burri: il primo racconta Roma, le sue bellezze e le sue contraddizioni con lo sguardo affettuosamente ironico che lo ha reso famoso; il secondo ci porta all’interno della storica mostra di Picasso del 1953 a Milano, un evento indimenticabile per la cultura italiana, che tornava a confrontarsi con i grandi miti della contemporaneità. Un decennio che in mostra è raccontato da tre figure forse meno conosciute, ma non per questo meno interessanti della storia della fotografia e di Magnum: Thomas Hoepker, che presenta tre immagini del trionfo di Cassius Clay (poi Mohamed Alì) alle Olimpiadi di Roma del 1960, Bruno Barbey, che documenta i funerali di Togliatti, figura centrale della politica italiana, e non solo, figura amata dal popolo al di là del giudizio che ne darà poi la storia. Cambia il clima negli anni Settanta e Ferdinando Scianna racconta il passaggio tra i due decenni attraverso le immagini di una Sicilia sempre uguale e sempre mutevole, Leonard Freed riprende frammenti dello storico referendum sul divorzio che cambiò per sempre la società italiana. Una decina di fotografie ancora realizzate da Scianna aprono gli anni Ottanta: sono le immagini di un Berlusconi in versione imprenditore di successo, appena prima della discesa in politica, immagini illuminanti sul rapporto tra potere e immagine a partire da quel momento storico. Ma il decennio è anche quello della definitiva affermazione del turismo di massa nel nostro Paese: le grandi fotografie di Martin Parr colgono genialmente il contrasto tra la bellezza dei luoghi e il cattivo gusto dei nuovi visitatori, con effetti di mirabile comicità. Alla fine del percorso si arriva alla contemporaneità. Gli anni Novanta e Duemila sono come un viaggio tra i nostri ricordi più recenti e le nostre vicende attuali: Alex Majoli racconta le discoteche romagnole di allora e di oggi, in un lavoro concepito appositamente per questa occasione; Thomas Dworzak ci riporta alle drammatiche giornate del G8 di Genova, Peter Marlow all’ancor più tragica vicenda della guerra nella ex Jugoslavia, narrata dagli occhi dei soldati americani su una portaerei al largo delle coste italiane. Paolo Pellegrin chiude il decennio, con le immagini della folla assiepata in Piazza San Pietro nella veglia per la morte di Papa Giovanni Paolo II e con quelle di un’altra folla, quella dei migranti su un barcone, tragico segnale dell’attualità.