Cronache USA

Charlie Kirk, attivista conservatore, alleato di Trump, ucciso nello Utah davanti alla folla di studenti

11
Settembre 2025
Di Giampiero Gramaglia

Gli Stati Uniti sotto shock, e in allarme, per l’uccisione, in una università dello Utah, di un’attivista di destra e grande sostenitore di Donald Trump: Charlie Kirk è stato colpito a morte mentre parlava a una folla di studenti. L’assassinio fa il titolo d’apertura di tutta la stampa Usa questa mattina: si dà la caccia al killer, al momento in fuga.

C’è il timore che l’omicidio scateni un’ondata di violenza politica, in un Paese già  fortemente polarizzato e che, proprio oggi, celebra, con i tiri del dolore e del ricordo, il 24° anniversario dell’attacco all’America dell’11 Settembre 2001.

Kirk, 32 anni non ancora compiuti, fondatore di Turning Point Usa, aveva “milioni di fans – scrive il Washington Post – ferventi conservatori e critici arrabbiati della sinistra liberal”. Il giovane – osserva il New York Times – “era emerso come una delle voci più importanti e spesso controverse dell’epoca Trump”: “Con la sua abilità dialettica creava momenti virali che catturavano l’attenzione e l’interesse in tutto lo spettro politico” e riproduceva “la rancorosa routine” dell’americano bianco frustrato e animoso.

Kirk è stato ucciso mentre, sotto un gazebo, si rivolgeva a un pubblico di studenti nel teatro all’aperto della Utah Valley University, a Orem: un colpo al collo, il giovane che si rovescia all’indietro, la folla che, terrorizzata, scappa in tutte le direzioni. Al momento del trasporto in ospedale, Kirk perdeva molto sangue.

L’assassino è tuttora in fuga. Il direttore dell’Fbi Kash Patel aveva annunciato in un post sui social che una persona d’interesse era sotto interrogatorio: Ma la persona è poi stata rilasciata.

E’ stato il presidente Trump ad annunciare con un post su Truth la morte di Kirk, dopo che si era diffusa la notizia del suo ferimento e che fosse grave. Il presidente, che i media definiscono sotto shock alla notizia, ha detto che “il leggendario Kirk” è stato vittima “della retorica della sinistra” e “degli spasmi di violenza della politica”.

Il giovane attivista aveva avuto un ruolo importante lo scorso anno nel guadagnare a Trump il voto di molti giovani ed era rapidamente divenuto una delle voci più influenti della destra americana, grazie alle capacità organizzative e alle doti retoriche. Nato nell’Illinois nel 1993, aveva fondato, nel 2012, ancora adolescente, con Bill Montgomery, il movimento conservatore Turning Point Usa.

Il governatore dello Utah Spencer Cox ha definito l’omicidio “un assassinio politico” e ha promesso che il killer sarà “chiamato a risponderne fino alle estreme conseguenze di legge”. Lo Utah, lo Stato dei mormoni, è uno Stato ultra-conservatore ed è uno dei più trumpiani dell’Unione: vi vige la pena di morte.

Stando alle ricostruzioni della scena, lo sparatore avrebbe sparato da notevole distanza, quasi 200 metri, probabilmente dal tetto di un edificio da dove si vedeva il teatro all’aperto dove Kirk stava esibendosi: una modalità che evoca il fallito attentato a Trump in campagna elettorale il 14 luglio 2024 a Butler in Pennsylvania – Trump venne ferito a un orecchio, uno spettatore del comizio rimase ucciso – o anche l’assassinio nel 1968 di Martin Luther King.