Trasporti
Italia protagonista all’Expo 2025 di Osaka: il Padiglione premiato
Di Giuliana Mastri
Si è chiusa con un successo senza precedenti la partecipazione italiana all’Expo 2025 di Osaka, dedicata al tema “Progettare la società futura per le nostre vite”. Il Padiglione Italia, premiato dal Bureau International des Expositions con il primo riconoscimento per lo sviluppo del tema, ha raccontato al mondo la capacità del nostro Paese di unire bellezza, tecnica e visione.
Nel cuore del Padiglione, la visitor experience del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha guidato migliaia di visitatori in un viaggio simbolico dalle Alpi alla Sicilia, attraversando le gallerie del Brennero, il futuro Ponte sullo Stretto e le opere in costruzione per Milano Cortina 2026. Un percorso pensato per mostrare l’Italia come un Paese che costruisce il proprio futuro attraverso infrastrutture che uniscono territori e comunità.
La cerimonia di chiusura si è svolta in occasione della “Giornata dello Sport italiano nel mondo”, con un evento di forte valore simbolico: le torce olimpiche e paralimpiche hanno sfilato su una pista di ghiaccio allestita di fronte alla struttura del Padiglione, in un emozionante passaggio di testimone tra Expo e Olimpiadi. L’atmosfera è stata resa ancora più intensa dalla Banda dell’Esercito Italiano e da una performance di atleti giapponesi, che hanno celebrato l’amicizia tra i due Paesi e acceso l’attesa per i Giochi invernali del 2026.
Soddisfazione da parte del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha commentato: «Il Padiglione Italia è la dimostrazione di come le infrastrutture possano essere strumenti di sviluppo e identità nazionale».
Il bilancio finale parla chiaro. Con 791 eventi complessivi, di cui 210 a carattere economico, il Padiglione si è confermato un avamposto strategico per la diplomazia economica e la promozione del Made in Italy. Oltre 7.500 rappresentanti di imprese italiane, giapponesi e internazionali hanno partecipato ad appuntamenti di business e networking, generando un volume complessivo di 1 miliardo e 766 milioni di euro in contratti e investimenti.
Tra i risultati più significativi, spiccano i nuovi accordi industriali e le partnership nate durante la manifestazione. L’azienda Danieli ha ottenuto due importanti commesse in Giappone, mentre Ebara Corporation ha annunciato un investimento in Veneto per ampliare il proprio sito produttivo. NSG Group ha confermato un piano di ristrutturazione del forno ad alte prestazioni di San Salvo, e Dr Automobiles ha previsto un investimento di 50 milioni di euro per il rilancio del polo produttivo di Macchia d’Isernia, con trecento nuove assunzioni. L’italo-giapponese Procos S.p.A. ha annunciato investimenti per 150 milioni di euro e un piano di espansione che porterà fino a settecento nuovi posti di lavoro. Ntt Data Italia, infine, ha confermato la costruzione di un data center nel milanese da 128 megawatt, per un valore di mercato stimato in oltre un miliardo di euro.
Nel corso dei sei mesi di Expo sono stati siglati diciannove accordi e memorandum d’intesa tra università, centri di ricerca, camere di commercio e realtà della società civile. Un risultato che conferma il ruolo del Padiglione come spazio di incontro e cooperazione tra innovazione, impresa e cultura.
La chiusura dell’Esposizione non segna però la fine di un percorso. Come ha ricordato il MIT, «oggi si chiude l’Expo, ma si apre la strada verso Milano Cortina 2026». Le esperienze maturate a Osaka rappresentano infatti un patrimonio da valorizzare in vista dei Giochi, con l’obiettivo di accogliere il mondo con infrastrutture all’altezza dei sogni olimpici e di lasciare una legacy concreta ai territori italiani.





