Trasporti

Il futuro dei trasporti è già presente. Dalla mobilità personale al trasporto di merci 

25
Febbraio 2022
Di Daniele Bernardi

Non è facile osservare il cambiamento, peggio comprenderlo a pieno. Eppure, tutto cambia e costantemente, siamo al centro di avvenimenti che in futuro permetteranno di distinguere tra un prima e un dopo, ma che per il momento non siamo in grado di vedere. Capita più spesso invece di essere travolti dall’innovazione e di subirne gli effetti. Negli ultimi anni, le direttrici del cambiamento sono state la sostenibilità ambientale e la rivoluzione digitale. Queste linee guida non hanno risparmiato neanche il settore dei trasporti. 

In effetti, stando ai dati forniti dall’Unione Europea, il settore dei trasporti è responsabile del 30% delle emissioni di C02 nel continente e, di queste, il 72% deriva solo dal trasporto stradale. Non stupisce dunque che sia interessato da continue innovazioni: pensiamo alla mobilità elettrica o alla sharing mobility.

Uno degli ultimi esempi di mobilità innovativa ha riguardato quella che viene chiamata Smart Road, cioè “strada intelligente”: una strada in grado di connettere i veicoli tra loro e, mediante sistemi di rilevazione del meteo come del traffico, suggerire delle alternative, prevenire incidenti (o, qualora ve ne siano, avvisare prontamente le autorità) o, ancora, gestire in maniera più efficiente i flussi del traffico, garantendo minori emissioni, consumi e quindi un minor inquinamento. 

Al riguardo, in Italia, il 4 maggio del 2018, il Ministero dei Trasporti ha emanato un decreto direttoriale dando il via alla sperimentazione delle Smart Road sul nostro territorio. Nel 2021, a Cortina, durante i Campionati mondiali di sci, si è tenuta una conferenza stampa dell’ANAS, nella quale sono stati presentati i primi risultati di un piano da ben 1 miliardo di euro per la costruzione di oltre 3000km di strade intelligenti. Durante l’evento è intervenuto Claudio Andrea Gemme, presidente di ANAS: «Abbiamo dotato la strada statale 51 “di Alemagna”, nella tratta tra il comune di Ponte nelle Alpi e il passo Cimabanche, di una infrastruttura tecnologica che migliorerà in modo sensibile la qualità degli spostamenti nel territorio. Questa è la prima strada in Italia ad essere stata attrezzata con tecnologie avanzate che consentiranno lo scambio di informazioni infrastruttura-utenti e il dialogo fra gli utenti. Una strada idonea a dialogare con i veicoli di nuova generazione anche nell’ottica dell’impiego dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida prodromici alla guida autonoma». Inoltre, come riporta il sito dell’ANAS: «lo sviluppo della Smart Road sugli 80km della statale 51, rappresenta la copertura su singola tratta più estesa in Europa […] si basa su una complessa piattaforma digitale che si articola su una rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali Internet of Things, Artificial Intelligence, Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga». 

Le Smart Road costituiscono un adeguamento delle infrastrutture per far fronte allo sviluppo dei mezzi di trasporto. Non a caso, il decreto del Ministero è poi stato aggiornato, prevedendo di estendere la sperimentazione anche a mezzi innovativi, come le macchine con guida autonoma. Qui si inserisce la Next Future Transportation, azienda con sede a Padova produttrice di NEXT “veicoli elettrici modulari”: ogni modulo (simile ad una scatola di vetro oscurata) costituisce un veicolo potenzialmente autonomo ma può anche unirsi con altri moduli e creare una sorta di autobus, consentendo ai passeggeri di stare in piedi e camminare da un modulo all’altro. L’azienda promette un risparmio del 75% dei consumi e dell’80% in termini di traffico. Non solo, infatti NEXT può essere utilizzato anche per applicazione MaaS (Mobility-as-a-Service), trasportando merci e prodotti.

L’altro campo di applicazione dei trasporti è appunto quello delle merci. Non è difficile ormai veder volare in giro piccoli droni, spesso per divertimento, altre volte per fare delle riprese. Esistono versioni più semplici perfino per bambini. Ma non è altrettanto semplice per quel che riguarda il trasporto di merci, soprattutto merci pesanti. Eppure, anche qui il progresso ha permesso all’azienda di Bolzano Flying Basket di trasportare per la prima volta 80kg di merce mediante un drone. Il tutto è accaduto in Svizzera, nel Cantone dei Grigioni. Il drone in questione è un FB3: si muove grazie ad 8 rotori, le pile sono sostituibili e può trasportare fino a 100kg. 

Il prodotto è stato pensato soprattutto per ambienti impervi, come le Dolomiti. È la stessa azienda a spiegare sul proprio sito perché il loro drone costituisca una soluzione migliore rispetto al tradizionale trasporto in elicottero: bassi costi operativi, maggiore flessibilità, basso rischio e la propulsione è elettrica (preservando così il paesaggio).

Queste citate sono solo alcune delle innovazioni che stanno interessando il mondo dei trasporti: dall’Hyperloop (un sistema simile alla metropolitana che, muovendosi all’interno di un tubo pressurizzato e sopra binari magnetici, raggiunge velocità sorprendenti) al Transit Explore Bus (un autobus capace di trasportare oltre 1400 persone senza influire minimamente sul traffico). Gli esempi sono moltissimi, alcuni sono già realtà, altri solo progetti, nella speranza di vederli quanto prima realizzati.