Trasporti

Auto aziendali, la proposta del Pd per detassarle

27
Maggio 2025
Di Giampiero Cinelli

Una proposta per facilitare l’acquisto e il noleggio delle auto aziendali. In ciò consiste la legge del Pd, a iniziativa di Simiani e Peluffo, presentata oggi nella Sala Enrico Berlinguer del Palazzo dei Gruppi Parlamentari. La leva indicata è quella fiscale, attraverso una modifica delle percentuali di deducibilità dell’imposta sui redditi e della detraibilità dell’iva. Ma l’agevolazione è crescente se si tratta di auto a basso impatto ambientale, arrivando in alcuni casi al 100% su veicoli totalmente elettrici. Il testo infatti si inserisce esplicitamente nel contesto dei piani di transizione ecologica Ue.

Allo stesso tempo viene revisionata la tassa di immatricolazione, parametrandola alle emissioni di C02. La misura avanzata dal Pd costa 300 milioni ma non impatterebbe sulle finanze pubbliche perché verrebbe coperta dai proventi delle aste del sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell’Unione. Il cosiddetto Sistema Ets.

Nel determinare le aliquote si tiene conto della differenza tra automobile a uso strumentale o uso promiscuo. Inoltre, nell’arco di cinque anni, la percentuale di deducibilità viene totalmente abbattuta nei confronti delle auto a uso promiscuo con emissioni pari o superiori a 60 grammi CO2 per Km.

Nel dettaglio, la deducibilità è così ripartita
«Per l’anno di imposta 2025, sui veicoli con valori di emissioni di g CO₂/km pari a zero, la percentuale della deducibilità del costo del veicolo per uso strumentale è pari al 100%; per i veicoli con valori di emissioni di g CO₂/km pari a zero, la percentuale della deducibilità del costo del veicolo ad uso promiscuo è pari al 90% per gli anni 2025 e 2026, al 70% per gli anni 2027 e 2028 e al 50% a decorrere dall’anno 2029; per i veicoli con valori di emissioni di g CO₂/km del mezzo pari a 1-59, la percentuale della deducibilità del costo del veicolo per uso strumentale è pari all’80% per gli anni 2025 e 2026, al 60% per gli anni 2027 e 2028 e al 40% a decorrere dall’anno 2029».

E ancora: «Per i veicoli con valori di emissioni di g CO₂/km del mezzo pari a 1-59, la percentuale della deducibilità del costo del veicolo ad uso promiscuo è pari al 40% per gli anni 2025 e 2026, al 30% per gli anni 2027 e 2028 e al 20% a decorrere dall’anno 2029; per i veicoli con valori di emissioni di g CO₂/km del mezzo pari o superiori a 60, la percentuale della deducibilità del costo del veicolo per uso strumentale è pari al 60% per gli anni 2025 e 2026, al 30% per gli anni 2027 e 2028 e allo 0% a decorrere dall’anno 2029; per i veicoli con valori di emissioni di g CO₂/km del mezzo pari o superiori a 60, la percentuale della deducibilità del costo del veicolo ad uso promiscuo è pari al 30% per gli anni 2025 e 2026, al 20% per gli anni 2027 e 2028 e allo 0% a decorrere dall’anno 2029».

Le specifiche sulla detraibilità dell’iva
«Per gli anni 2025 e 2026, per i veicoli con emissioni pari a 0 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 100% in caso di uso strumentale e all’80% in caso di uso promiscuo; per i veicoli con emissioni comprese tra 1 e 59 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 100% in caso di uso strumentale e al 40% in caso di uso promiscuo; per i veicoli con emissioni pari o superiori a 60 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 90% in caso di uso strumentale e al 30% in caso di uso promiscuo».

In seguito, «per gli anni 2027 e 2028, per i veicoli con emissioni pari a 0 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 100% in caso di uso strumentale e al 60% in caso di uso promiscuo; per i veicoli con emissioni comprese tra 1 e 59 g CO₂/km, la detraibilità è pari all’80% in caso di uso strumentale e al 30% in caso di uso promiscuo; per i veicoli con emissioni pari o superiori a 60 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 45% in caso di uso strumentale e al 15% in caso di uso promiscuo.

Infine, «per gli anni 2029 e 2030, per i veicoli con emissioni pari a 0 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 100% in caso di uso strumentale e al 40% in caso di uso promiscuo; per i veicoli con emissioni comprese tra 1 e 59 g CO₂/km, la detraibilità è pari al 60% in caso di uso strumentale e al 20% in caso di uso promiscuo. per i veicoli con emissioni pari o superiori a 60 g CO₂/km, la detraibilità è pari allo 0% sia in caso di uso strumentale che in caso di uso promiscuo».

Le auto concesse in fringe benefit
L’Articolo 3 si riferisce alle auto concesse come fringe benefit ai lavoratori dipendenti aziendali. Nella fattispecie l’elenco delle aliquote: «Per veicoli con emissioni pari a 0 g CO₂/km, la percentuale è pari al 5% per gli anni 2025 e 2026, al 15% per gli anni 2027 e 2028, al 25% per gli anni 2029 e 2030, e al 35% a decorrere dal 2031; per veicoli con emissioni comprese tra 1 e 59 g CO₂/km, la percentuale è pari al 25% per gli anni 2025 e 2026, al 30% per gli anni 2027 e 2028, al 40% per gli anni 2029 e 2030, e al 50% a decorrere dal 2031; per veicoli con emissioni comprese tra 60 e 159 g CO₂/km, la percentuale è pari al 30% per gli anni 2025 e 2026, al 40% per gli anni 2027 e 2028, al 50% per gli anni 2029 e 2030, e al 60% a decorrere dal 2031».

Quindi, «per veicoli con emissioni comprese tra 160 e 189 g CO₂/km, la percentuale è pari al 50% per gli anni 2025 e 2026, al 60% per gli anni 2027 e 2028, al 70% per gli anni 2029 e 2030, e all’80% a decorrere dal 2031; per veicoli con emissioni pari o superiori a 190 g CO₂/km, la percentuale è pari al 60% per gli anni 2025 e 2026, al 70% per gli anni 2027 e 2028, all’80% per gli anni 2029 e 2030, e al 90% a decorrere dal 2031».

Le tempistiche
Le disposizioni della proposta Pd, sottolinea l’Articolo 4, non si applicano qualora il contratto sia stato stipulato in data antecedente all’entrata in vigore della legge e l’immatricolazione e consegna al lavoratore dipendente avvengano in data successiva all’entrata in vigore della legge.

Ed eccoci all’Articolo 5, che stabilisce la revisione della tassa di immatricolazione per le auto, in base alla classe emissiva e al costo del veicolo. A decorrere dal 2025, nel caso la proposta entrasse in vigore, si parte dai 116 gCo2/Km (1% del costo del veicolo) fino a oltre i 216 gCO2/Km (21% del costo del veicolo). I valori emissivi gCo2/km su cui viene calcolato il valore dell’imposta di acquisto dei veicoli si abbassano ogni anno di 10 g CO2/km.

La strada è tracciata
Durante la presentazione della legge, i parlamentari del Partito Democratico hanno voluto mettere in chiaro che la transizione ecologica dev’essere fatta, senza illudersi che ad oggi l’Unione Europea abbia accantonato il progetto. Fondamentale è ridurre il volume di emissioni e i costi per i cittadini secondo Marco Simiani. La proposta di legge lui dice va in questo senso, nella logica del «chi meno inquina meno paga». A sua volta, la deputata europea del Pd Annalisa Corrado ha sgombrato il campo dall’idea che il blocco Ue alla produzione delle auto a benzina nel 2035 verrà revocato, esprimendo che il problema dei costi della transizione per la popolazione potrebbero appunto essere mitigati dall’utilizzo delle risorse connesse al sistema Ets, oggi criticato e considerato disfunzionale da parte dell’opinione pubblica. Va poi notato, a detta di Corrado, che la legge muoverebbe molto il mercato dell’usato, un modo per non incrementare la produzione inquinante di veicoli.