Salute

Covid, stato di emergenza fino al 31 marzo. FdI continua a battersi contro il green pass

17
Febbraio 2022
Di Alessandro Cozza

Maggioranza compatta e dopo aver votato ieri la fiducia apposta dal Governo sul “DL proroga stato d’emergenza”, oggi lo approva con 331 voti favorevoli, 45 contrari e 3 astenuti. Il decreto legge, che prolunga fino al 31 marzo lo stato di emergenza nazionale anti-Covid, contiene ulteriori misure per il contenimento della pandemia e ridefinisce le scadenze previste per la quarantena precauzionale – introducendo anche il principio dell’autosorveglianza – e riduce da nove a sei mesi il periodo di validità del green pass rafforzato. Tra le disposizioni rientrano anche nuove specificazioni riguardanti l’utilizzo dei green pass base e rafforzato in varie attività professionali, sportive, ricreative e scolastiche e il contenimento dei prezzi delle mascherine Ffp2 e Ffp3.

La maggioranza supera dunque un’altra prova, ma nel frattempo aumenta il pressing tra le forze politiche affinché dal 31 marzo si decida per l’abolizione del passaporto sanitario. Il governo è orientato ad un allentamento graduale. I prossimi passaggi potrebbero portare all’apertura dei bar e degli esercizi all’interno dei teatri e dei cinema e anche negli stadi è già previsto un ritorno alla normalità per step, con l’obiettivo di puntare – possibile una deroga o una circolare – a far sì che il 24 marzo la partita dell’Italia a Palermo contro la Macedonia si possa disputare con lo stadio pieno. Tra le altre novità in arrivo la gratuità obbligatoria da parte dei medici di base nel rilascio del certificato di guarigione dal Covid e l’allungamento dei tempi fino al 31 marzo per l’attività di sorveglianza con testing nelle scuole. Ma è sull’abolizione del green pass che nei prossimi giorni ci sarà battaglia. Ad invocarla sono la Lega e Fratelli d’Italia e anche FI punta a un allentamento delle misure.

E proprio dalle opposizioni sono arrivate le critiche nella giornata di oggi. Se da una parte I deputati di Alternativa hanno esposto dei cartelli con la scritta “Draghi contro lavoro e salute”, dall’altra Fratelli d’Italia ha votato contro il provvedimento. Netta contrarietà dalle opposizione anche al “DL obbligo vaccinazione”, approvato in commissione Affari sociali alla Camera. L’esecutivo ha dato parere favorevole a diversi ordini del giorno – fra cui quello che prevede che dal 10 marzo sarà possibile bere e mangiare nelle sale dei cinema e dei teatri – sulla possibilità di valutare un graduale allentamento delle misure anti-Covid, come quella del passaporto sanitario da fine marzo, quando potrebbe terminare lo stato di emergenza. È stato respinto un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiedeva l’abolizione del green pass da inizio aprile. Su questo si è espressa chiaramente l’onorevole Augusta Montaruli.

«I partiti di governo vogliono trasformare il green pass in una misura ordinaria. Non accetteremo che il green pass diventi il passaporto o la carta d’identità degli italiani e la normalizzazione delle discriminazioni che ne derivano». Così in aula la deputata di Fratelli d’Italia. «Questa mattina alla Camera – ha continuato – i partiti della maggioranza senza distinzioni hanno votato contro la revoca del green pass con lo scadere dello stato di emergenza fissato al 31 marzo. Questa richiesta di Fratelli d’Italia era stata formalizzata con un odg legato all’ultimo decreto Covid in fase di conversione. Riteniamo infatti che con il venire meno dello stato di emergenza vengano meno anche i presupposti di forma e di sostanza per la compressione di diritti fondamentali subordinati alla lettura di un codice», ha concluso Montaruli.