Politica

Meloni vola in India per una partnership strategica

28
Febbraio 2023
Di Paolo Bozzacchi

Seguire il sentiero battuto dall’elefante indiano. Potrebbe essere sintetizzato così il senso del viaggio della Premier Giorgia Meloni a New Delhi, da annoverare come parte della strategia indo-pacifica dell’Italia. L’India si sta confermando campione di crescita economica, tanto che le previsioni del Fondo Monetario Internazionale per il 2023 indicano un’accelerazione della crescita del Pil a +6,1%. L’elefante indiano si conferma locomotiva della crescita mondiale, anche grazie ai suoi 1,4 miliardi di abitanti che presto supereranno quelli cinesi. A Delhi si incontrano la quinta e l’ottava potenza economica mondiali. Tra l’altro l’India è il terzo Paese al mondo per numero di start up dopo USA e Cina. E il settore vale 330 miliardi di dollari e già impiega circa un milione di persone. Sul piatto tanta innovazione, non soltanto economia tradizionale. 

Scambi commerciali: tanto da guadagnare
L’Italia guarda al mercato indiano e agli scambi commerciali con New Delhi come ad un’opportunità strategica. Visto che già oggi il trade tra i due paesi vale 14,9 miliardi di euro l’anno: quasi un punto del nostro Pil. La crescita in valore fatta registrare nel 2022 è stata pari al 42% nel 2022. Un vero e proprio exploit. L’India esporta verso l’Italia più di quanto il made in Italy riesca. Ad oggi sono 600 le aziende italiane in India, per un totale di circa 25mila addetti. Il settore trainante il nostro export sono i macchinari e le apparecchiature (35,5% del totale), mentre i prodotti indiani più presenti in Italia sono dei settori metallurgia, tessile, abbigliamento e accessori in pelle. L’elenco dei gruppi italiani presenti in India annovera: Stellantis, New Holland, Magneti Marelli, Enel Green Power, Italferr, Maire Tecnimont, Ferrero, Bauli, Piaggio, Carraro, Prysmian, Techint, Luxottica, Danieli, Ansaldo Energia, Saipem, Brembo, StMicroelectronics, CMC Ravenna, Mapei, Italcementi, Maccaferri, Benetton, gruppo Coin, Beretta, Elettronica, Fincantieri, Generali. 

Aree di reciproco interesse
Secondo il Ministero degli Esteri indiano le relazioni bilaterali Italia-India saranno rafforzate nei settori: “Energia verde, scienza, tecnologia e difesa”. Anche il posizionamento geopolitico farà la sua parte. L’India non ha mai condannato l’invasione della Russia in Ucraina, visti gli stretti rapporti con Mosca e con Putin. Rispetto ai rapporti con la Cina, l’eventuale scelta dell’Italia di non rinnovare l’adesione alla cosiddetta “Via della Seta” (in scadenza quest’anno) potrebbe avere il suo buon peso positivo sui colloqui con Delhi. Per queste ragioni la Meloni sarà accompagnata dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e incontrerà il Ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, oltre al Presidente della Repubblica, Droupadi Murmu. Dall’ultima visita di un nostro Premier (Giuseppe Conte nel 2018) sono passati 5 anni. Il Premier Meloni potrebbe anche farsi accreditarsi quale interlocutore chiave per accelerare l’accordo di libero scambio tra l’India e l’UE, che prevederebbe l’abbattimento dei dazi che pesano molto sull’export del made in Italy del lusso e dell’agroalimentare.   

Difesa: settore strategico per entrambi i Paesi
Il viaggio del Premier Meloni è l’occasione per la assai probabile firma del primo piano di rafforzamento della collaborazione Italia-India nel settore difesa, come anticipato dal quotidiano locale The Hindu. L’occasione è particolarmente ghiotta per l’Italia, visto che le forze armate indiane contano quasi 1,5 milioni di effettivi (2020).