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Il giorno di Letta, attacco al tallone d’Achille del centrodestra

14
Settembre 2022
Di Alessandro Caruso

Enrico Letta ha scelto il palcoscenico di “Dialoghi sul futuro”, il format organizzato da UTOPIA in collaborazione con Il Foglio, per passare alla fase due, quella finale, della sua campagna elettorale. E oltre agli occhi della tigre, come invocava ai suoi militanti, ha tirato fuori anche gli artigli dell’aquila: «La Lega spieghi la sua alleanza con Russia unita (il principale partito di governo russo, ndr)». Il segretario del Pd ha voluto rimarcare l’inchiesta pubblicata da molti quotidiani circa i finanziamenti russi ad alcuni partiti italiani per condizionarne la condotta, come rivelato dagli 007 USA. E non ha risparmiato neanche Fratelli d’Italia: «Nella posizione internazionale della Meloni c’è una contraddizione evidente, la posizione simile a quella della Polonia: una scelta netta di atlantismo ma allo stesso tempo in Europa è euroscettica, un unicum in Europa. Mi sembra che la posizione della Meloni si sovrappone a quella polacca».

Questa è stata la reazione del segretario dem alla missione che Fratelli d’Italia aveva intrapreso oltreoceano, mandando Adolfo Urso a rassicurare gli alleati e affidando a una lunga intervista della Meloni sul Washington Post un “messaggio di presentazione istituzionale” all’estabilishment americano, sintetizzato dal claim “non sono un mostro”.

I TEMI TRATTATI DA LETTA NEL TALK
Nel corso del talk Enrico Letta ha fatto un affondo (“M5S non affidabile, hanno fatto cadere Draghi”, e ancora ” le politiche del centrodestra avrebbero effetti sul portafogli degli italiani, sui salari, sui tassi di interesse e sugli investimenti”) e ha ripetuto le priorità del Pd in 5 punti (ambiente “siamo contro il negazionismo climatico della destra”; Europa “la nostra Europa è quella della foto del treno che va a Kiev”; diritti civili “lo ius scholae sarà uno dei primi provvedimenti se vincessimo”; migranti e integrazione “il problema va risolto a livello europeo”; economia “il Pnrr è il punto di partenza”).

LE REAZIONI
Le reazioni del centrodestra non si sono fatte attendere. Salvini dal parterre di Confartigianato ha assicurato di non avere «mai preso un rublo, un franco o un sesterzo», mentre Guido Crosetto (FdI), co-fondatore di Fratelli d’Italia, ha chiesto di rendere pubblici i nomi degli eventuali beneficiari italiani, perché si tratterebbe di “alto tradimento”. Giorgia Meloni, a Radio 24, ha dichiarato invece che «l’Ue nei mesi scorsi ha già ampiamente fatto esempi su come in altre nazioni la Russia abbia tentato in questi anni di aumentare la sua sfera di influenza usando strumenti a 360 gradi. È importante saperlo, ed è importante sapere se le scelte che alcuni fanno siano convinte o in qualche modo influenzate da qualche interesse». La leader di Fratelli d’Italia ha anche aggiunto che «le nostre fonti di finanziamento sono tutte verificabili. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri», aggiungendo che non è emerso nulla neanche nei confronti della Lega.

LA PARTITA INTERNAZIONALE
Il dibattito si è spostato quindi sullo scacchiere internazionale. Enrico Letta sta colpendo il tallone d’Achille del centrodestra: i rapporti internazionali, considerati un po’ troppo “trasversali”. E l’impressione è che in questo rush finale di campagna elettorale si continuerà a battere su questo presunto acceleratore di consenso per il centrosinistra, sfruttando il flow mediatico della controffensiva ucraina. Ma la domanda sorge spontanea: c’è da aspettarsi nuovi colpi di scena nei prossimi giorni?

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