Politica

+Europa e Azione si federano e puntano a una lista unica per le prossime Politiche

13
Gennaio 2022
Di Andrea Maccagno

L’11 ottobre 2019 +Europa incontrava a Napoli “Siamo Europei”, il movimento che – dentro il Pd – si era presentato alle elezioni europee per il fronte progressista. Il suo leader era Carlo Calenda, il titolo della manifestazione “Un’alternativa c’è”. Il mese successivo nasceva Azione e, a due anni da allora, quel percorso è culminato in una federazione tra i soggetti.

Il legame tra il partito di Emma Bonino e Carlo Calenda è sempre stato ondivago. Ancora lontano dalla costruzione di un proprio partito, l’ex ministro partecipò al primo Congresso di +Europa, acclamato dai partecipanti. Scelse però di correre altrove la partita delle europee e di farsi eleggere nelle file dei socialisti e democratici a Strasburgo.

Il disaccordo con i dem sul Conte II portò però alla fuoriuscita di Calenda dal PD, che iniziò un percorso di avvicinamento a Renew Europe – il gruppo dei liberali dell’ALDE a cui fa riferimento +Europa – nel quale entrerà definitivamente lo scorso novembre.

Due strade parallele che si sono via via incrociate: il primo vero passo è stato compiuto nel novembre 2020 con la costituzione della componente unitaria +Europa/Azione in Parlamento, formato da 3 deputati e 2 senatori. L’ultimo sul finire del 2021, attraverso un tweet dello stesso Calenda: “Dobbiamo, io credo, ufficializzare definitivamente la federazione, già esistente di fatto, con +Europa. Faremo una proposta in tal senso a Emma Bonino e Benedetto Della Vedova”. La replica social di quest’ultimo non si è fatta attendere: “Carlo, come sai è anche la mia idea, e non da oggi. Bene! Vediamoci quanto prima e mettiamoci insieme al lavoro”.

Detto, fatto. Il 12 gennaio +Europa e Azione hanno presentato il proprio accordo federativo. Tre punti per costruire un futuro politico sempre più sinergico. Anzitutto un coordinamento politico e parlamentare, dando vita ad organismi collegiali di confronto e organizzando occasioni comuni di mobilitazione politica. Successivamente un impegno per una comunicazione più integrata, attivandosi per fare in modo che le società di rilevazione rappresentino sempre unitariamente +Europa e Azione come raggruppamento unico e distinto da centrosinistra e centrodestra. Infine il proposito di presentare liste comuni alle prossime elezioni politiche.

“Il nostro mandato sarà quello di dire no ai populisti e ai sovranisti. Da queste scelte dipende il futuro dell’Italia. Quello di oggi è un passo molto importante. Azione e +Europa si presenteranno insieme con una Federazione che si candida a diventare la quinta forza politica del Paese alle prossime elezioni”, ha commentato Calenda. “Europeisti, riformatori, liberaldemocratici ed ecologisti pragmatici: ecco chi siamo. Quella di riunirsi in federazione non è una decisione estemporanea, abbiamo cominciato a discutere 2-3 anni fa, abbiamo unito le forze parlamentari e fatto le scelte di base della politica insieme, abbiamo valori e aspirazioni comuni. Rimaniamo soggetti distinti ma diamo un segnale in una politica italiana caratterizzata da separazioni e frazionismo”, ha chiosato Della Vedova, Sottosegretario al MAECI e segretario di +Europa.

Benedizione laica infine anche da parte di Emma Bonino: “La federazione fra Azione e +Europa fa da apripista a un raggruppamento del campo democratico europeista: magari anche altri usciranno dal limbo e decideranno dove schierarsi”.

Intanto per Calenda è proprio Bonino il nome di “riferimento” per la presidenza della Repubblica. Ma lei si defila: “Ho detto che non sono disponibile. Il mio tempo era 25 anni fa”. E sull’ipotesi di una donna aggiunge: “Penso che le nostre amiche debbano avere il coraggio di candidarsi e far fronte a una porta sbattuta in faccia, io ho ancora i cerotti. Perché nessuno le coopterà per gentilezza”.