Politica

Elezioni regionali, Lazio: primo confronto faccia a faccia tra i candidati D’Amato, Rocca e Bianchi

19
Gennaio 2023
Di Simone Zivillica

Primo confronto faccia a faccia tra i candidati alle prossime elezioni regionali nel Lazio. A organizzarlo l’ADNKronos a Palazzo delle Informazioni con la conduzione del direttore dell’agenzia Gian Marco Chiocci. L’incontro si è sviluppato senza sovrapposizioni tra gli interventi e un generale fair play dei canditati, secondo una serie di temi individuati come centrali nella campagna elettorale e quindi nella prossima azione di governo, con l’idea di andare a svelare punti programmatici, differenze sostanziali tra i candidati e qualche – poche – similitudine tra le posizioni in campo. Vediamo di seguito i temi più dirimenti della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali nel Lazio, appena entrata nel vivo.

Liste d’attesa per visite specialistiche

Tutti i candidati hanno espresso la necessità di intervenire a breve e in modo concreto sulle liste d’attesa negli ospedali Laziali troppo spesso lunghe e caotiche. In merito, la candidata dei 5 Stelle Donatella Bianchi ha detto di aver «accettato questa sfida anche perché vivo i problemi di questa regione innanzitutto da cittadina e so che occorre avvicinare le strutture alla cittadinanza. In quest’ottica il privato dev’essere complementare al pubblico per risolvere problemi specifici, come appunto quello delle liste d’attesa. Siamo passati da considerare medici e infermieri i nostri eroi a dimenticarci della loro dignità». Come aveva già annunciato, il candidato di centrodestra Francesco Rocca si è impegnato a che le liste vengano esaurite entro i primi 12 mesi di governo. «Basta copiare ciò che è stato fatto in Veneto e digitalizzare per tenere sotto controllo la situazione della sanità regionale. Investire in strutture provincie e assistenza domiciliare integrata. È imbarazzante non riuscire a dare risposte a chi vive situazioni di cronicità» ha concluso Rocca. Da parte sua, il candidato alle elezioni regionali per il centrosinistra Alessio D’Amato ha risposto presentando i risultati dell’amministrazione uscente, di cui è stato proprio assessore alla Sanità. «Dal 2015 in poi tutti i punteggi sulla sanità laziale sono in aumento – ha ricordato D’Amato – mentre la media delle assunzioni del personale sanitario è stata doppia rispetto a quella italiana».

Il ritorno delle province

Tutti i candidati si sono trovati, seppur con qualche differenza, d’accordo nel posizionarsi in merito al dibattito se tornare alle province o meno. Tutti si sono detti favorevoli a riaprire il dibattito solo se sarà uno strumento funzionale alle attività della cittadinanza – come ha precisato la Bianchi. Per D’Amato «l’abolizione delle province non ha portato nessun risparmio alle casse degli enti locali mentre è stato leso il mandato democratico degli elettori. Io sono una persona pragmatica, anche le riforme vanno misurate su benefici che hanno portato e l’abolizione delle province non ne ha portati alla cittadinanza. Infine, Rocca ha ricordato che «in realtà la chiusura non è mai avvenuta e che il trasferimento di poteri e competenze non c’è stato veramente. Quindi occorre riaprire la discussione altrimenti rimane solo il deficit di rappresentanza per i cittadini. Delle due l’una: ridare democraticità alle province o trasferire realmente le competenze a comuni e regioni».

Rifiuti

Uno dei temi più divisivi, e che ha suscitato ambiguità fino a qui, è quello della gestione dei rifiuti con situazioni annose come quella di Roma, dove il dibattito gira tutto intorno al termovalorizzatore, annunciato dal sindaco Gualtieri e che ha necessariamente bisogno dell’avallo regionale. Nel dibattito si sono sciolte le ambiguità registrate finora da parte del candidato di centrodestra che si è detto favorevole, ma nutre ancora molte perplessità sul sito dove andrà posizionato. «Il termovalorizzatore – ha chiarito Rocca – serve a chiudere il ciclo dei rifiuti, il mio è un sì netto. Io ho sottolineato che il Lazio è scivolato al 18esimo posto per raccolta differenziata, dobbiamo investire su questo: trasformare in ricchezza i rifiuti

La Bianchi, invece, conferma il no suo e del Movimento 5 Stelle: «sono contraria al termovalorizzatore perché’ è una soluzione obsoleta e costringerà Roma a bruciare i suoi rifiuti per altri 30 anni. Invece sì alla tariffa puntuale». Posizione opposta per D’Amato che rinsalda il suo appoggio all’opera di smaltimento dei rifiuti in tandem con il sindaco di Roma: «bisogna aiutare Gualtieri a chiudere il ciclo dei rifiuti a Roma, se permangono lungo le strade questi possono provocare danni, ad esempio a causa dei gabbiani. Bisogna quindi aiutare Roma e il sindaco a chiudere il ciclo dei rifiuti».

Astensione e valenza nazionale del voto per le elezioni regionali

Per tutti i candidati, il prossimo voto alle elezioni regionali ha una valenza, necessariamente anche a livello dello scacchiere nazionale, anche se per motivi diversi. Secondo Rocca, «questo voto ha valenza nel merito dei temi specifici per la regione Lazio ma è evidente che il risultato avrà un peso anche a livello nazionale dato che le due regioni al voto contano 15 milioni di persone». Riguardo all’astensione, invece, il candidato di centrodestra si dice «preoccupato per l’astensione, ma è il risultato dell’assenza del dialogo tra cittadini e istituzione, esacerbato nei dieci anni di governo di centrosinistra. Io temo che pagheremo con l’astensionismo questa assenza. Tra cinque anni, se vincerò io, ci sarà molta più partecipazione perché avrò ascoltato la cittadinanza».

L’assessore uscente D’Amato ricorda che si vota direttamente il presidente della regione, si vota a turno unico quindi senza ballottaggio, per questo sarà ancora più importante che «tutti gli elettori devono valutare programmi e forza dei risultati. Il nostro programma è dettagliato e chiaro, con la forza della credibilità del lavoro svolto in questi anni: vogliamo portare i successi registrati durante il contrasto alla pandemia a tutte le aree della vita regionale. Si appella, poi, al voto di tutti perché «il voto regionale è essenziale in quanto verte su temi dirimenti per la vita quotidiana dei cittadini. Non so chi avvantaggia o meno un dato alto dell’astensione, ma va scongiurata a prescindere e per questo faccio questo appello, soprattutto ai giovani per la prima volta al voto, che troveranno nelle nostre liste molti candidati giovani».

La conduttrice di Linea Blu e candidata per i 5 Stelle Donatella Bianchi ricorda il suo impegno a «credere nel progresso e nella visione sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e produttivo. La coerenza rispetto a impegni presi molto tempo fa, che ci ha portato a essere sostenuti anche dalla sinistra ecologista. Parlo a tutti quelli che non sono andati a votare, dobbiamo votare tutti in base a quella che crediamo essere la scelta giusta».

Trasporti e infrastrutture

Due i dossier cardine per il Lazio in tema di trasporti e infrastrutture: la prossima inaugurazione della Roma-Latina e il nuovo stadio dell’AS Roma. Per la Bianchi, è importante non fissarsi a parlare solo di nuove e grandi infrastrutture perché non «possiamo trascurare la Pontina per dirottare tutte le risorse sulla Roma-Latina. Dobbiamo alleggerire il trasporto su gomma e investire sulle linee ferroviarie. Inoltre, sento parlare poco del collegamento tra Civitavecchia e Ancona, un collegamento strategico che però è fermo solo a metà». Francesco Rocca, invece, esulta riservando una frecciatina ai suoi concorrenti: «la Roma-Latina è essenziale e sono contento che dopo anni di lite tra Pd e 5 stelle si sia arrivati a un risultato utile. Non dimentichiamo però le tante altre opere come la monorotaia per Viterbo o l’allargamento della Salaria, così come occorre investire sul porto di Gaeta, strategico per il mercato ortofrutticolo di tutta Europa. Anche per D’Amato la Roma-Latina è un successo ma ricorda che sono «in programma e spesso già finanziate molte altre opere come i 6 nuovi ospedali previsti nel Lazio, oppure l’accordo con l’Enac per trasporto tramite droni di organi, sangue, plasma e derivati».

Sul tema stadi di proprietà per le società di Roma e Lazio di Serie A, tutti e tre i candidati alle prossime elezioni regionali per il Lazio sono convinti che il nuovo stadio della Roma si farà, visto che il progetto è stato approvato ed è stata selezionata un’area consona. La Bianchi, però, avverte: «si consideri questo un’opportunità per la riqualificazione di un’area che faccia da volano per un rilancio della comunità». Rocca, invece, torna sulla sua convinzione di valorizzazione del parco strutture esistenti: «il Flaminio dev’essere recuperato, il mio sogno è che questo stadio venga restituito alla cittadinanza. Sarei felice se la Lazio lo scegliesse come suo futuro stadio».