Politica

2024, sfide e questioni irrisolte: l’UE ha bisogno di leader autorevoli, come Draghi

08
Gennaio 2024
Di Gianni Pittella

Inizio il 2024 con un libricino gradevole e istruttivo intitolato “Futuro” ci regala la sottile ma sostanziale distinzione tra autorità e autorevolezza. L’autorità è l’uso della forza per imporre le proprie decisioni. L’autorevolezza è la lista delle cose che hai fatto e si conquista giorno dopo giorno.

Guardando alle grandi questioni del 2024, dall’immigrazione al governo della transizione verde alla intelligenza artificiale alle competizioni elettorali (decisiva quella negli USA) servirà una grande dose di autorevolezza per guidare le democrazie liberali, sempre più sfidate da regimi monocratici e sfibrate dal proprio immobilismo.

Questo vale per gli USA dove incombe la minaccia Trump e vale per l’Unione Europea che è stata colpita a ripetizione dalla pandemia, dalla invasione della Ucraina, dal Qatargate e dal devastante ritorno del conflitto in Medio Oriente. A maggior ragione se l’incubo Trumpiano si trasformasse in duro risveglio, alla UE occorreranno leadership autorevoli!

Leader capaci di riformare all’ interno, cominciando col superamento della regola dell’unanimità , e agendo come attore globale con occhio non più disattento verso Balcani e Africa da dove originano i temi delicatissimi della immigrazione e della incursione Putiniana.

Non trascuriamo quel che sta già avvenendo con lo sfaldamento di molti Stati Africani e con la presenza sempre più influente della Russia sia lì che in alcuni Paesi balcanici. Bisogna che i più autorevoli siano in campo e alla guida di un tornante tra i più difficili nella storia europea e del mondo.

Una personalità del calibro di Mario Draghi sarebbe a mio giudizio una risposta adeguata alla necessità di avere autorevolezza, competenza e prestigio fuori e dentro l’Unione Europea.