Esteri

Il coraggio di restituire una buona reputazione al Parlamento europeo

01
Gennaio 2023
Di Gianni Pittella

Ventitrè anni fa accuse di malagestione, con il caso dell’assunzione di un dentista francese, aprirono le porte alle dimissioni dell’allora presidente della commissione europea Santer.

Oggi è il Parlamento europeo, il cuore della democrazia europea, ad essere l’epicentro di una vicenda devastante che ha scosso profondamente le coscienze provocando stupore e sgomento.

Il sentimento è di fastidio, sdegno, delusione per un tradimento plateale della politica con la “P” maiuscola e dei valori europei.

Lo scandalo apre un’autostrada a chi come Orban ha sempre combattuto l’Europa mentre l’Ungheria si alimentava di ingenti risorse europee.

Sembra quasi una maledizione reiterata; prima il Covid, poi la guerra, l’inflazione, la crisi energetica, lo scandalo. Un impasto e una miscela devastanti!

Occorre reagire con coraggio affinché venga restituita una buona reputazione, totale trasparenza e autonomia alla casa dei cittadini europei.

Ci sono proposte sul tavolo efficaci e convincenti:

  • rendere tracciabili contratti tra personale diplomatico e rappresentanti di paesi terzi con esponenti del Parlamento europeo, istituendo un registro dedicato alla trasparenza di questi rapporti;
  • fare divieto di ricevere donazioni da paesi terzi a deputati, ex deputati, gruppi politici e partiti;
  • prevedere un periodo di incompatibilità prima che un deputato europeo possa svolgere prestazioni professionali nelle materie su cui ha operato durante il suo mandato europeo;
  • estendere il registro della trasparenza agli ex deputati; ed altro ancora.

E ci sono trappole fuorvianti da evitare. La prima è quella di scambiare le mele con le pere: l’azione di lobby svolta da organizzazioni riconosciute e autorizzate, portatrici di interessi alla luce del sole, non c’entra nulla con la corruzione che è stata disvelata.

La seconda riguarda la banalizzazione del ruolo degli assistenti parlamentari che nella stragrande maggioranza svolgono un’azione competente e onesta di supporto al deputato europeo che è poi il depositario ultimo delle scelte. E occorre sempre evitare di fare di tutta l’erba un fascio.

La deputazione italiana a Bruxelles ha espresso di recente due Presidenti del parlamento, Antonio Tajani e il povero e amato David Sassoli, esprime la presidenza di commissione importanti come la economica e la costituzionale, e un numero ampio di deputati di valore e di specchiata moralità.

Chi collega la malapianta della corruzione ad una nazione o ad un solo settore non conosce la storia o è in malafede.