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Dare la colpa agli altri non è una linea politica

24
Agosto 2025
Di Daniele Capezzone

La destra avrà – anzi: ha – i suoi limiti, ci mancherebbe. Ma toglie il fiato, ogni singolo giorno, scoprire che la “proposta” al paese della sinistra consiste, invariabilmente, nel dire che la destra è cattiva.

Non si esce da questo quadrilatero di frasette che sembrano uscite da un generatore automatico: “Trump è cattivo”, “Netanyahu è cattivo”, “Meloni è cattiva”, “Salvini è cattivo”.

Non c’è evento di politica estera o interna, fatto di cronaca o questione economica, che le nostre opposizioni non “risolvano” così, con un gioco infantile di colpevolizzazione, accompagnato da una rivendicazione ancora più bambinesca della propria superiore virtù morale.

Così tutto si riduce a una lavagna dei presunti buoni e dei sicuri cattivi: la sinistra “accogliente”, “inclusiva”, “empatica”, la destra “arcigna”, “feroce”, “egoista”.

Peccato – ma questo i cervelloni della sinistra non l’hanno ancora capito – che i criteri di giudizio del grosso dei cittadini non coincidano con quelli della “bolla” della sinistra chic. Sipario.

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