Innovazione

Tim e Fastweb: 5G e intelligenza artificiale strategici nell’era Covid

11
Novembre 2020
Di Flavia Iannilli

L’occhio attento diThe Watcher Post ha seguito la Commissione Trasporti, dove sono state audite Tim Spa e Fastweb Spa, nell’ambito dell’esame degli atti UE “Libro bianco sull’intelligenza artificiale”. Si sono connessi in videoconferenza Alessandro Picardi, vicepresidente e responsabile Public Affairs di Tim Spa, e Lisa Di Feliciantonio, Head of Public Affairs and Media Relations di Fastweb Spa, per trattare i temi di banda ultralarga, 5G e competizione a livello europeo nel settore digitale.

Alessandro Picardi apre l’audizione: “L’impatto della crisi ha visto nel settore digitale un sostegno importante per economia, lavoro, intrattenimento, acquisto online, insegnamento e la possibilità di rimanere comunità anche a distanza”.

Il vicepresidente di Tim Spa, facendo riferimento alla pandemia e alla tempestività con cui sono dovuti intervenire per non lasciare nessuno indietro, ha specificato: “Non ci possono più essere italiani di Serie A e di Serie B in termini di connessione, e bisogna garantire, nel più breve tempo possibile, una omogeneità di banda ultralarga a tutti gli italiani in tutte le aree, anche quelle bianche o bianchissime”.

Picardi, dati alla mano, ha spiegato: “Appena qualche giorno fa abbiamo messo a disposizione dei principali atenei italiani 200mila sim per permettere agli studenti di seguire le lezioni a distanza, e prima dell’estate avevamo fornito tablet e connessioni anche agli ospedali. Questo impegno è quello che Tim continuerà a fare ancora anche in questa fase. Oggi è ancora più urgente e necessario pensare a quello che verrà dopo la pandemia. La contrazione del Pil e dell’occupazione che la crisi sanitaria ha generato, e continuerà verosimilmente a generare, impongono un importante ripensamento del modello di sviluppo complessivo e il superamento delle criticità”.

Guardando alla situazione globale Picardi ha esposto la situazione attuale dichiarando che: “L’accelerazione forzata del livello di digitalizzazione imposto dalla crisi rappresenta un punto di rottura che cambia le prospettive di sviluppo del digitale, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Dobbiamo sforzarci tutti di guardare al domani digitale. C’è la necessità di accelerare lo sviluppo infrastrutturale di tutto il nostro Paese. Pertanto, chiediamo che tutti gli sforzi compiuti fino ad ora dagli operatori di telecomunicazioni per garantire il diritto alla connessione vengano ulteriormente agevolati favorendo uno sviluppo della fibra ovunque e del 5G”.

Per quanto riguarda 5G e intelligenza artificiale il responsabile PA di Tim ha spiegato che: “Saranno disponibili per più settori contemporaneamente, permettendo l’implementazione di soluzioni e servizi, e piattaforme potranno nascere solo una strategia congiunta. L’intelligenza artificiale sarà centrale anche per via della mole di dati generati dal 5G, che di fatto costituirà il principale abilitatore della quarta rivoluzione industriale. Per questo altro aspetto è fondamentale la cosiddetta ‘intelligenza artificiale etica’. Tim ha sviluppato i propri principi etici in coerenza con gli orientamenti della Commissione Ue, in particolare: centralità della persona, eguaglianza, sostenibilità, trasparenza e privacy”.

“Il vero vantaggio competitivo delle reti 5G – ha puntualizzato Picardi – non consisterà nell’aver realizzato per primi la rete, ma nell’aver saputo plasmare le proprie reti e aver dato vita a delle partnership in grado di portare la realizzazione di nuovi ecosistemi di servizi in chiave nazionale ed extra-nazionale. La chiave del successo sarà nei sistemi come automotive e domotica, con distretti 5G 4.0”.

Il vicepresidente di Tim si è focalizzato anche sulle risorse del Recovery Fund le quali: “Offrono una importante opportunità per accelerare la trasformazione digitale. Tali risorse dovranno essere indirizzate a nostro avviso in modo rigoroso e scrupoloso attraverso una progettualità e una possibilità di monitorare con regolare frequenza i progressi fatti e i potenziali stalli, in modo da poter intervenire in modo tempestivo e correggere la rotta qualora ci si dovesse accorgere che le misure adottate non stanno portando ai risultati sperati”.

Concluso l’intervento del rappresentante di Tim Spa, prende la parola per primo l’Onorevole Serritella (M5S): “La vera necessità è la sicurezza e la privacy, qual è la sua percezione dello scenario nazionale e quali sono le priorità da mettere in agenda per accelerare?”. Picardi risponde: “La privacy è un elemento fondamentale da garantire soprattutto per servizi come la salute ad esempio che in questa fase storica è uno dei dati più sensibili”.

A seguire è il turno dell’Onorevole Mollicone (FdI): “Pensando al progetto di realizzazione di una rete 5G europea, guardando al rapporto tra tutela dati personali e la presenza di attori extracomunitari siamo a rischio di interferenze straniere?”. Il vicepresidente di Tim interviene in merito: “Il nostro Cloud ha i migliori standard di sicurezza e di stabilità per nazionalizzare i data center della PA, il 5G deve essere europeo e abbiamo iniziative come O-RAN che pensano a strutturare la possibilità di unificare il 5G ed a rafforzare il presidio”.

Per il centrodestra intervine anche l’Onorevole Bergamini (FI): “L’intelligenza artificiale è una grande opportunità di digitalizzazione e miglioramento, ma è evidente che presenta dei rischi, poiché la tecnologia si evolve velocemente ma i Paesi sono lenti a normare questo settore. Quindi abbiamo degli algoritmi sviluppati senza un sistema normativo condiviso a livello globale”. Picardi risponde all’affermazione dell’Onorevole: “Non ci auspichiamo un far west con algoritmi prodotti da altri. C’è bisogno di una regolamentazione per settori, l’unico timore è che questo non freni lo sviluppo di una tecnologia che propone dei servizi utili. Quindi bisogna lavorare tutti per arrivare ad elementi di sicurezza, in questo senso è importante essere presenti come attori protagonisti”.

Tra le fila della maggioranza prende la parola l’Onorevole Bruno Bossio (PD): “L’Italia ha un trend positivo in Europa solo sullo sviluppo del 5G, il governo ha spinto molto su questa nuova rete, come si intende proseguire per mantenere questo vantaggio competitivo? E cosa via aspettate dal governo e dal piano di ripresa e resilienza?”. Il responsabile PA di Tim spiega: “Il 5G ci pone un dato positivo e bisogna accelerare. Per questo Milano sarà la prima città coperta al 90%. Dal Recovery Fund ci aspettiamo un supporto per la parte applicativa quindi data center e edge computing a supporto dei nuovi servizi tecnologici”.

Conclude le domande al vicepresidente di Tim l’Onorevole Capitanio (LN): “Quali sono gli interventi normativi che possiamo mettere in campo per sostenere lo sviluppo? E a che livello sono le interlocuzioni con il ministero dell’Istruzione?”. Picardi risponde all’ultima questione: “Le ultime risorse messe in campo dal COBUL le riteniamo fondamentali, mi pare si sia iniziato bene con evidenti complessità, però noi vogliamo continuare a portare la banda ultralarga anche a edifici scolastici e poi anche alla PA. Dovrà essere un impegno, per chi vincerà il bando, non solo formativo ma anche di responsabilità, perché su questo tema c’è un’esigenza del Paese oltre ad una importanza sul piano economico”.

Il presidente di Commissione Trasporti della Camera Paita dà la parola a Lisa Di Feliciantonio Head of Public Affairs and Media Relations di Fastweb Spa. Purtroppo, passato poco tempo dall’inizio dell’intervento, ci sono stati problemi di connessione che hanno costretto l’interruzione dell’audizione. Alla rappresentante di Fastweb è stato richiesto di mandare una Memoria su cui basare le sue dichiarazioni in merito all’argomento. The Watcher Post continuerà a seguire il tema e tornerà presto a darvi conto della posizione di Fastweb.

Photo Credits: Hardware Upgrade

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