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Ridotte le accise per la birra, approvato l’emendamento alla legge di bilancio in Senato

21
Dicembre 2021
Di Massimo Gentile

Non capita tutti gli anni di vedere introdotta nel settore brassicolo una sostanziale riduzione delle accise sulla birra. Nell’emendamento alla legge di bilancio da poco approvato in Senato, infatti, si prevede uno sconto delle aliquote sulle accise, che arrivano a 2,94 euro per ettolitro e per grado-Plato dal 2022, a 2,90 euro dal 2023 e a 2,85 dal 2024. Una misura che soddisfa l’intero comparto, dai piccoli ai grandi produttori. «Per i piccoli birrifici artigianali con una produzione sino a 10mila ettolitri prevediamo che lo sconto sulle accise salga sino al 50% – ha spiegato Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura alla Camera – per chi produce sino a 30mila ettolitri sarà pari al 30% mentre, per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriva al 20%. Si tratta di una misura che segue il lavoro fatto con la Legge di Bilancio 2019 dove inserimmo, per la prima volta, uno sconto sulle accise così da sostenere le produzioni nazionali emergenti».

La misura, che è stata concertata con Assobirra, Coldiretti e Unionbirra, va nella direzione di sostenere un settore in crescita degli ultimi anni e che, a causa delle restrizioni legate alla pandemia, ha subito crolli di fatturato pari anche al 90%.

IL TREND DEGLI ULTIMI ANNI
Negli ultimi anni l’aliquota dell’accisa sulla birra è stata gradualmente abbassata. In particolare la legge di bilancio 2017 ha ridotto la misura dell’accisa da 3,04 a 3,02 euro; nel 2018 era stata ridotta da 3,02 a 3,00 euro. La legge di bilancio 2019 ha introdotto specifiche agevolazioni in tema di accise sulla birra. È stata anzitutto abbassata la misura dell’accisa sulla birra, che è passata da 3 a 2,99 euro per ettolitro e grado-plato dal 1° gennaio 2019. Quella della nuova legge di bilancio, quindi, è la più incisiva riduzione degli ultimi anni.

«L’emendamento approvato rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento di una filiera della birra 100% Made in Italy – ha commentato Coldiretti in una nota -. Con un consumo di circa 31,5 litri pro capite e una produzione nazionale di 15,9 milioni di ettolitri il settore della birra in Italia, è composto da grandi, medi e piccoli operatori dal campo alla tavola, dalle materie prime (malto, orzo, luppolo) al settore alberghiero e della ristorazione fino alla distribuzione. La norma – continua Coldiretti – prevede che per i piccoli birrifici artigianali con una produzione sino a 10mila ettolitri lo sconto sulle accise salga sino al 50 per cento; per chi produce sino a 30mila ettolitri sarà pari al 30 per cento mentre, per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriva al 20 per cento. Prima della pandemia – continua Coldiretti – il settore stava vivendo una vera e propria ‘primavera della birra’ con la nascita e lo sviluppo realtà artigianali e industriali, la proposta di nuovi prodotti e un crescente utilizzo di materie prime agricole 100% Made in Italy. Un trend positivo che deve poter riprendere grazie anche agli stimoli della riduzione delle accise con un ruolo fondamentale sugli investimenti per una filiera che, fra occupati diretti e indotto, offre lavoro a oltre 140mila persone».