Esteri

Ucraina: Trump, “Europei deboli”; Zelensky, “grazie, Italia”

10
Dicembre 2025
Di Giampiero Gramaglia

Donald Trump continua a prendersela con i leader europei, che sono “deboli” e “parlano tanto e fanno poco”, e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che lo ha deluso. Politico.com titola così l’intervista esclusiva al magnate presidente: “La frustrazione di Trump verso l’Ucraina e verso l’Europa trabocca: il presidente è chiaramente ansioso di chiudere la guerra in Ucraina e andare oltre, ma un accordo di pace resta sfuggente”. Politico.eu registra, invece, le reazioni, via via più piccate e irritate, dei leader europei, che chiedono a Trump “rispetto” e gli fanno notare che centinaia di milioni d’europei non sono d’accordo con lui.

In un commento, Politico osserva che l’uomo più influente in Europa in questo momento, cioè proprio Trump, pensa che l’Europa sia zeppa di perdenti e non guarda all’Europa né con stima né con simpatia. Il New York Times titola: Trump definisce l’Europa “decadente” e fa notare che, nella guerra in Ucraina, “le dimensioni saranno decisive”, il che significa che la Russia vincerà.

Il giornale chiosa: “I commenti di Trump approfondiscono la spaccatura con i principali leader europei sulla difesa e sull’Ucraina”. La Cnn tira le conseguenze: “La distanza crescente tra Trump e l’Europa è un regalo” fatto al presidente russo Vladimir Putin, che approfitta della confusione e della litigiosità in quello che era il campo occidentale per portare avanti il conflitto e consolidare e migliorare le posizioni sul terreno.

Ieri, Zelensky era a Roma, dopo essere stato lunedì a Londra dai Volenterosi e a Bruxelles da Ue e Nato: ha visto Papa Leone XIV e la premier italiana Giorgia Meloni; ha espresso fiducia in Meloni e ha ringraziato l’Italia per l’aiuto offerto in campo energetico. Oggi, ci si aspetta che Zelensky trasmetta a Washington una versione del piano di pace editata e corretta da ucraini ed europei: chances che esso piaccia ad americani e russi, zero.

A Roma, Zelensky ha però fatto una concessione cui i media Usa danno molto rilievo: ha detto d’essere pronto a indire elezioni presidenziali in Ucraina “nel giro di 60 / 90 giorni”, se gli Usa forniranno adeguate garanzie.

A proposito di Leone XIV, Politico.com evidenzia che Trump prospetta un incontro con il Papa, proprio nel momento in cui la base dei Maga comincia a mostrare insofferenze verso il pontefice che critica l’atteggiamento verso i migranti dell’Amministrazione Trump e l’aggressività verso l’America latina e nei Caraibi.