Esteri

Sparatoria vicino alla Casa Bianca: feriti due militari, arrestato un attentatore afghano

27
Novembre 2025
Di Giampiero Gramaglia

Nella vigilia della Festa del Ringraziamento, una sparatoria ha squarciato la festosa animazione della capitale federale degli Stati Uniti, Washington Dc: a due isolati dalla Casa Bianca, un uomo, un afghano di 29 anni, ha sparato e ha gravemente ferito due militari della Guardia Nazionale, prima di essere a sua volta ferito e catturato. Sull’episodio, l’Fbi indaga come “atto di terrorismo”.
I militari colpiti sono entrambi membri della Guardia Nazionale della West Virginia, da mesi schierata a Washington per ordine del presidente Donald Trump: una disposizione controversa e contestata in giustizia. A un certo punto, s’era diffusa la voce della loro morte, che è però stata ufficialmente smentita: sono vivi, ma in condizioni critiche.

Il loro feritore, che non sarebbe in pericolo di vita, aveva avuto contatti con le agenzie di sicurezza statunitensi in Afghanistan e forse per questo venne accolto negli Usa al momento dell’abbandono dell’Afghanistan e di Kabul nell’agosto del 2021: furono giorni di grande caos, con i talebani che, in un batter d’occhio, ripresero il controllo del Paese dopo vent’anni di presenza militare americana e alleata.
Il giovane afghano è residente nello Stato di Washington, quasi all’estremità opposta degli Usa rispetto a Washington Dc: il nord-ovest al confine con il Canada.

Fbi e forze dell’ordine ritengono che la Guardia Nazionale fosse l’obiettivo dell’agguato. All’ora della sparatoria, le due del pomeriggio locali, le 20 in Italia, il presidente Trump non si trovava più alla Casa Bianca: aveva già lasciato Washington per la sua dimora di Mar-a-lago in Florida, dove trascorre la Festa del Ringraziamento e il lungo week-end.
Sul luogo dell’attentato sono immediatamente convenuti a decine soccorritori ed agenti delle forze di sicurezza. Il segretario alla Guerra Pete Hegseth ha disposto l’invio di rinforzi, 500 altri uomini della Guardia Nazionale – a Washington, ve ne sono attualmente 2.188 -.

In un video-messaggio alla Nazione, Trump ha detto: “Questo atroce assalto è un atto di malvagità, di odio e di terrore. È un crimine contro la nostra intera nazione e contro l’intera umanità … I cuori di tutto il popolo americano sono con i due soldati della Guardia Nazionale della West Virginia e con le loro famiglie … Siamo pieni di angoscia e di dolore, ma siamo anche pieni di giusta rabbia e feroce determinazione”.
Trump ha aggiunto: “In base alle informazioni raccolte, il Dipartimento della Sicurezza nazionale è convinto che il sospetto in custodia sia uno straniero che è entrato nel nostro Paese dall’Afghanistan, un inferno sulla Terra. È arrivato nel 2021 durante l’Amministrazione Biden, su quei famigerati voli di cui tutti parlavano. Nessuno sapeva chi stesse arrivando. Nessuno sapeva niente. Il suo status è stato rinnovato grazie a una legge firmata da Biden, un presidente disastroso, il peggiore nella storia del nostro Paese”.

Il presidente ha proseguito: “Ora riesamineremo la posizione di ogni singolo straniero entrato dall’Afghanistan durante la presidenza Biden e prenderemo tutte le misure necessarie per garantire l’espulsione di ogni straniero di qualsiasi Paese che non appartenga a questa nazione o che non porti benefici a questa nazione. Se non sanno amare il nostro Paese, allora non li vogliamo. L’America non si piegherà mai né cederà mai al terrore”.

Concludendo, Trump ha detto: Allo stesso tempo, non ci lasceremo distogliere dalla missione che questi militari – della Guardia Nazionale, ndr – portano avanti con nobiltà … Ho dato disposizioni al Dipartimento di Guerra di mobilitare altri 500 soldati per aiutare a proteggere la nostra capitale. Renderemo l’America totalmente sicura di nuovo e consegneremo l’autore di questo barbaro attacco a una giustizia rapida e certa, se i proiettili che vanno nella direzione opposta non l’hanno già fatto”.
Proprio ieri, in una vertenza giudiziaria indipendente dalla sparatoria di Washington, l’Amministrazione Trump ha chiesto ad una corte d’appello federale di sospendere d’urgenza l’ordinanza emessa da una giudice distrettuale per rimuovere la Guardia Nazionale da Washington.

La scorsa settimana, la giudice distrettuale Jia Cobb aveva stabilito che il dispiegamento dei soldati nella capitale da parte del presidente era illegale. Allineandosi con l’ufficio del procuratore generale, la giudice aveva sancito che l’Amministrazione “ha oltrepassato i limiti della propria autorità” ed “ha agito in modo contrario alla legge” quando ha schierato la Guardia Nazionale a Washington “per missioni non militari di deterrenza del crimine in assenza di una richiesta da parte delle autorità della città”.
Lo schieramento della Guardia Nazionale a Los Angeles, Portland, Memphis, Chicago e altrove, tutte località amministrate dai democratici, è oggetto di contestazioni da parte di governatori e sindaci e di diverse vertenze giudiziarie sulle quali, in ultima istanza, dovrà probabilmente pronunciarsi la Corte Suprema.