Economia

Turismo, boom di spesa straniera in Italia: superati i 20 miliardi di euro

04
Luglio 2025
Di Paolo Bozzacchi

(Articolo pubblicato su l’Economista, inserto de Il Riformista)
Continua a splendere il sole sul settore incoming dall’estero del turismo in Italia, sempre più pilastro strategico del made in Italy. Lo ha certificato il primo Rapporto Nexi-Osservatorio nazionale del turismo del MiTur «Tourism and Incoming Watch»,  con focus la spesa dei turisti stranieri in Italia attraverso sistemi di pagamento digitali. La spesa 2024 dei viaggiatori stranieri in Italia ha vissuto una forte crescita e doppiato la boa dei 20 miliardi di euro, toccando quota 20,9 e facendo registrare un balzo in avanti del 37,9% rispetto al 2022. In termini di nazionalità gli Statunitensi confermano la leadership nel totale della spesa turistica, cubando oltre 3,8 miliardi di euro (il 18,3% del totale). Mentre i viaggiatori dai Paesi Arabi sono i più alto-spendenti, con una spesa media in pagamenti digitali più che doppia rispetto a tutte le altre nazionalità (913 euro Arabia Saudita e 822 Emirati Arabi Uniti, rispetto a una media di 411). Nel 2024 le nazionalità di provenienza che hanno aumentato di più la spesa sono il Brasile (+155%) e l’Australia (+100%).

Ma dove spendono in Italia i turisti stranieri? Guida la nostra manita di città d’arte: Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli. Con spese non condizionate dalla stagionalità delle visite. Sulla stagionalità il Ministro Santanchè ha sottolineato come sia «in decrescita su tutto il territorio nazionale italiano». Una sfida parallela a quella del decentramento dello shopping. Obiettivi oggi possibili, come ricorda Stefano Rizzi, Managing Director Italy di Global Blue: «Soprattutto grazie all’abbassamento della soglia minima per accedere al Tax Free, scesa da 154,94 a 70 euro nel febbraio 2024 per volere del Ministero del Turismo. Una misura che ha attratto nuove nazionalità e rafforzato nuovi centri di shopping lontani dalle classiche destinazioni, favorendo al contempo il retail locale e il piccolo artigianato». L’itinerario di viaggio col giro d’affari più alto per il terzo anno di fila è Roma-Napoli-Pompei-Costiera (+31% negli ultimi due anni), tallonato da Roma-Firenze-Venezia che nel 2024 ha fatto registrare la più alta crescita (+69,2%).

In cosa spendono di più gli stranieri? Soprattutto per ristoranti e strutture ricettive (circa il 50% del totale); seguono a grande distanza moda e accessori (12,2%). Fanno eccezione i turisti dai Paesi Arabi e dal Sud Est Asiatico, che dedicano allo shopping quasi un terzo del proprio budget, rispettivamente 30,6% e 30%. In Italia gli orientali sono appassionati di gioielleria made in Italy e acquisti nei grandi magazzini, ai quali dedicano oltre il 10% del loro budget di viaggio, ben cinque volte la media. «Questi numeri certificano l’alto valore strategico dei pagamenti digitali dei turisti esteri che contribuiscono in maniera rilevante al benessere del comparto e al PIL dell’intera Nazione» ha sottolineato il Ministro Santanchè. Che ha aggiunto: «L’obiettivo da perseguire è rendere strutturali questi risultati. Per un’industria turistica performante, ricca e sostenibile».

Il bisogno attuale e strategico è investire in una sempre migliore accoglienza del turista internazionale interessato allo shopping. Un’esigenza che ha spinto Global Blue, leader mondiale del tax free shopping, ad aprire la nuova Lounge a Capri: un format esperienziale che approda per la prima volta al Sud, dopo Milano, Firenze e Roma. «In questa prima edizione del Rapporto Nexi», spiega Marcello Sala, Presidente Nexi: «Abbiamo messo a disposizione del Ministero del Turismo e del suo Osservatorio Nazionale del Turismo il nostro know-how e la profonda conoscenza dei comportamenti dei consumatori, con l’obiettivo di supportare il Paese nella costruzione di uno strumento strategico per l’analisi, il monitoraggio e la comprensione delle dinamiche economiche e sociali del settore turistico in Italia».