Economia

Torna l’ora legale: da dove viene, perché la usiamo ancora e qualche curiosità sulla sua storia

26
Marzo 2023
Di Carlo Catruppi

È arrivato il weekend dell’anno dove occorre spostare le lancette dei nostri orologi: torna l’ora legale. Ma quando cambia precisamente l’orario? L’ora legale 2023 è entrata in vigore nella notte tra il 25 e il 26 marzo alle ore 2:00. Le lancette degli orologi si sono spostati un’ora avanti. L’ora legale rimarrà fino all’ultima domenica di ottobre quando, come di consueto, ci sarà il ritorno a quella solare. Ogni anno occorre spostare le lancette, o di un’ora avanti o di una indietro, un’azione che alcuni giudicano obsoleta e altri necessaria. Da noi se n’è parlato spesso, e non sono pochi coloro che vorrebbero abolire il cambio d’ora, ma per ora il sistema rimane.

La storia

L’ora legale, nota anche come daylight saving time o DST, è un sistema di regolazione dell’orario che consiste nell’avanzare l’orologio di un’ora in estate, rispetto all’ora solare standard del paese in cui ci si trova. L’idea di utilizzarla ha origine negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, ed è stata adottata da molti paesi in tutto il mondo per risparmiare energia e allungare le ore di luce naturale durante il periodo estivo. Nella pratica quotidiana, però, è innegabile che si andrà a perdere un’ora di sonno e, almeno le prime due mattine dall’inserimento dell’ora legale, ci si sentirà inevitabilmente più stanchi.

Come funziona?

Innanzitutto, va precisato che l’ora legale viene adottata in molti paesi, ma non in tutti. Ad esempio, alcune nazioni dell’Africa e dell’Asia non la utilizzano, mentre altre, come la Russia, hanno deciso di abbandonarla negli ultimi anni. Quando si passa all’ora legale, l’orologio viene spostato un’ora avanti rispetto all’ora solare standard. Questo significa che quando sono le 8 del mattino secondo l’ora solare, in realtà saranno le 9 del mattino. Di conseguenza, le giornate sembreranno più lunghe, perché il sole si alzerà e si metterà più tardi rispetto all’ora solare.

Quali sono i vantaggi dell’ora legale?

Il vantaggio principale, oltre a quello appena descritto di godere ancor più delle lunghe giornate primaverili ed estive, è che permette di risparmiare energia elettrica. Quando le giornate sono più lunghe, infatti, si utilizza meno energia per illuminare le case e le strade, poiché ci si affida alla luce naturale del sole. Altro fatto interessante è che con l’ora legale le persone tendono a spostarsi più sovente a piedi o in bicicletta durante le ore di luce, che sono di più. Questo ha un diretto effetto sulle nostre emissioni: infatti ci permette di ridurre il consumo di carburante per i mezzi di trasporto.

E gli svantaggi?

Tuttavia, l’ora legale non è priva di svantaggi. In primo luogo, molte persone lamentano problemi di sonno e di adattamento al nuovo orario, soprattutto nei primi giorni dopo il cambio. In secondo luogo, l’ora legale può causare confusione e disagi per chi viaggia o lavora con paesi che non adottano lo stesso sistema di regolazione dell’orario. Infatti, il maggior svantaggio risiede proprio nel fatto che lo stesso sistema non si adottato in tutto il mondo e quando ci si sposta, oltre a fare i conti con i fusi orari, nei periodi di cambio dell’ora legale e solare in Italia è facile fare confusione su quale sia effettivamente l’orario esatto.

L’ora legale in Europa e Stati Uniti d’America

Non tutti i paesi la adottano nello stesso periodo dell’anno. Ad esempio, mentre in Europa l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e finisce l’ultima domenica di ottobre, negli Stati Uniti l’ora legale inizia la seconda domenica di marzo e finisce la prima domenica di novembre. Ciò è dovuto principalmente alle differenze di latitudine e alle variazioni stagionali della luce solare. In Europa viene adottata per risparmiare energia e prolungare le ore di luce naturale durante i mesi estivi. Negli Stati Uniti, invece, l’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1918 per risparmiare energia durante la prima guerra mondiale, e da allora è stata adottata, ma viene modificata spesso e in diverse occasioni. Soprattutto, però, le date di inizio e fine dell’ora legale sono decise dai singoli stati americani in base alle proprie esigenze.

Ora legale e Ramadan: ecco come funziona in Iran

In alcuni paesi, l’ora legale è stata adottata in modo insolito. Ad esempio, in Iran l’ora legale viene applicata solo durante il mese di Ramadan, cominciato proprio ieri, per permettere ai fedeli musulmani di digiunare per un’ora in più al giorno. Durante il Ramadan – che cade in date diverse ogni anno perché segue il calendario lunare islamico – i musulmani devono digiunare dall’alba al tramonto. L’ora legale permette loro di avere un’ora in più di luce solare per poter mangiare e bere prima dell’alba. L’ora legale in Iran è stata introdotta nel 2007, e dal 2016 viene adottata solo durante il mese di Ramadan.

Chi ha abolito l’ora legale?

In alcune regioni del mondo, tuttavia, è stata abolita e in alcuni casi il sistema è stato abbandonato a causa delle critiche dei cittadini e delle istituzioni. Uno dei maggiori esempi è la Russia, che ha deciso di lasciare l’ora legale nel 2014, dopo che in molti si erano lamentati dei problemi di sonno e di adattamento fisiologico all’orario. Anche alcuni stati degli Stati Uniti, come l’Arizona e l’Hawaii, non la adottano perché situati in zone tropicali dove le variazioni di luce solare sono significativamente meno impattanti sulla quotidianità della cittadinanza. In Europa, invece, ci sono state discussioni sulla possibilità di abolire l’ora legale, ma finora la decisione è stata rimandata a causa delle differenze di opinione tra i vari paesi membri.