Economia
Dazi: accordo libero scambio UE-Mercosur accelera grazie a iTA
Di Paolo Bozzacchi
Si chiama iTA, ma l’Italia stavolta non c’entra nulla. Il tattico accordo interinale per arrivare presto e bene alla partenza effettiva del libero scambio commerciale tra UE e Paesi Mercosur, approvato in linea di massima da qualche mese. Ma che vede ancora di fronte l’ostacolo più difficile: l’approvazione all’unanimità da parte dei 27 Paesi membri UE. I Paesi membri Mercosur sono: Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia. Cui si aggiungono, associati: Cile, Colombia, Ecuador, Perù e Suriname. L’area di libero scambio che nascerebbe dal matrimonio Europa-Sudamerica potrebbe contare su quasi 800 milioni di consumatori e rappresenterebbe il 20% del Pil mondiale. E che darebbe un respiro nuovo alle aziende dei due Continenti impegnate ad attraversare le forche caudine dei dazi imposti dall’amministrazione Trump.
Cosa prevede l’accordo interinale
Anzitutto la riduzione o eliminazione dei dazi doganali su oltre il 90% delle merci scambiate tra UE e Mercosur. Per i settori più sensibili l’interinale prevede un’entrata in vigore progressiva spalmata finanche ai prossimi 15 anni. C’è poi l’aumento delle quote di esportazioni per prodotti industriali europei (auto, macchinari, farmaci, vini e formaggi), così come quello per i prodotti agroalimentari sudamericani (carne bovina, pollame, zucchero, etanolo), sebbene con limiti quantitativi e salvaguardie. In particolare su settori sensibili quali carne bovina e pollame, sono previsti meccanismi di «early warning» per monitorare l’impatto dell’import-export di settore.
Sostenibilità
L’accordo interinale su pressioni di Francia, Austria e Irlanda, stabilisce il pieno rispetto dell’Accordo di Parigi sul clima, l’impegno per combattere deforestazione e pratiche agricole illegali, cooperazione su economia verde e tracciabilità delle filiere. Tutte clausole più strette rispetto al testo del 2019. Così come la conferma dell’obbligo per tutti i Paesi di rispettare le convenzioni fondamentali dell’OIL (lavoro minorile, diritti sindacali e sicurezza).
Iter semplificato
L’accordo iTA prevede l’approvazione a maggioranza qualificata in seno al Consiglio UE (meno a rischio di ricatti politici da singoli Paesi) e può essere applicato provvisoriamente anche nel 2026. Ciò significa che l’obiettivo di Bruxelles è quello di mostrare a tutti immediati benefici economici per export e industria, alleggerire il peso dei dazi USA, ridurre la pressione diplomatica del Mercosur che minacciava di aprire ad altri partner (in primis la Cina). Ma soprattutto creare un precedente per riforme e trattati futuri modulari, dove la parte commerciale e operativa potrà essere





