Di Giampiero Gramaglia | 01 Luglio 2022
Ue, G7, Nato: Putin sbaglia mossa e rafforza l’Occidente
Dopo i vertici di G7 e Nato cambiano definitivamente gli equilibri geopolitici europei. La Russia adesso è accerchiata. E Putin è “nervoso”.
Giampiero Gramaglia inizia l’attività giornalistica a La Provincia Pavese nel 1972. Dal 1976 al ’79 è alla Gazzetta del Popolo di Torino, per cui nel 1979 apre l’ufficio di corrispondenza a Bruxelles. Nel 1980 passa all’Ufficio dell’Ansa di Bruxelles di cui diventa responsabile nel 1984. Segue Cee e Nato per dieci anni. Nel 1989 è a Roma come caporedattore Esteri e, dal ‘90, caporedattore centrale Esteri. Dal 1997 è vicedirettore dell’Ansa, con delega all’informazione da e per l’estero e allo sport. Nel 1999 va a guidare l’ufficio Ansa di Parigi e nel 2000 diviene responsabile del Nord America, con sede a Washington. Dal dicembre 2006 al giugno 2009 è direttore dell’Ansa. Successivamente, dirige l’Agence Europe a Bruxelles e poi l’edizione italiana di Euractiv, è vice-direttore de La Presse, dirige AffarInternazionali.it, è segretario generale dello European Press Center e presidente di Infocivica. È consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali, lo IAI; collabora con regolarità a media tradizionali e online (Il Fatto Quotidiano, periodici, radio, tv, etc). È membro del consiglio direttivo del Comitato relazioni esterne.
Dopo i vertici di G7 e Nato cambiano definitivamente gli equilibri geopolitici europei. La Russia adesso è accerchiata. E Putin è “nervoso”.
Il trittico di appuntamenti internazionali è serrato: Consiglio europeo a Bruxelles, G7 in Baviera e Vertice NATO a Madrid.
I re Magi dell’Unione europea si recano in missione a Kiev per portare doni che a Zelensky non piacciono. Vuole una cosa sola: le armi.
Concentrato sull’Ucraina, il mondo non ha prestato molta attenzione alla strage in Nigeria, ma è un dramma di rilevanza internazionale.
La condanna di Biden dopo la strage di Uvalde, l’idea di intervenire sul II emendamento e la comparsata di Trump alla Nra, ma senza Abbott.
Biden, in conferenza stampa con il premier giapponese Fumio Kishida, s’impegna a tutelare la democrazia di Taiwan militarmente.
L’espansione dell’Alleanza atlantica nel nord Europa sta innervosendo il Cremlino. L’analisi dello scacchiere e le posizioni dei vari stati.
Il viaggio alla Casa Bianca del premier sembra una sorta di cerimonia di iniziazione, ma Draghi a Washington non ha più nulla da dimostrare.
Nonostante la vittoria Macron potrebbe scoprirsi presidente senza maggioranza nell’Assemblea nazionale, dopo le politiche di giugno.
Un’Alleanza troppo elastica e malleabile agli interessi degli Usa per poter essere garante di pace. La Nato svela la sua fragilità.
Macron suda freddo, insidiato da Marine Le Pen, ma le elezioni francesi lo vedono saldamente in vantaggio.
Da presidente attore ad ambasciatore della resistenza ucraina,ecco gli effetti che sta avendo la comunicazione di Zelensky sul consenso.