Esteri

L’occhio di Mosca punta l’attenzione sulla Lituania

22
Giugno 2022
Di Flavia Iannilli

Contrastare l’aggressiva politica anti-europea della Russia con il settimo pacchetto di sanzioni dell’Unione. È questa la richiesta che il Presidente dell’Ucraina continua a fare in ogni negoziato attivo con i partner stranieri. Perché se da una parte il sesto pacchetto di sanzioni è appena entrato in vigore, dall’altra queste misure mettono all’angolo Mosca che inizia a pressare a livello energetico alcuni paesi attraverso il taglio delle forniture di gas.

Mentre l’Unione europea valuta l’imposizione di sanzioni sull’oro russo, la Russia si muove nello scacchiere e minaccia la Lituania, ritenuta responsabile del blocco del transito di merci. A Vilnius non tarda ad arrivare il sostegno degli Stati Uniti in qualità di paese membro della NATO; a chiamare in causa l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico è il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, al quale, da alcuni giornalisti, sono stati chiesti dei chiarimenti sul blocco dei trasporti nella regione di Kaliningrad (l’exclave russa tra Lituania e Polonia).

Proprio alla vigilia del Consiglio europeo, infatti, una fonte da Bruxelles conferma che il transito delle merci verso Kaliningrad sia parte integrante delle sanzioni imposte alla Russia e non la conseguenza di una decisione unilaterale lituana, un dettaglio che genera il sospetto che Mosca stia creando un pretesto per reiterare l’atteggiamento aggressivo nei confronti dell’Europa.
Bisogna attendere per capire se questo nodo abbia sia l’importanza sia il tempo necessari per poter approdare al tavolo delle trattative. Le misure sanzionatorie messe in campo vanno contro le esportazioni specifiche come prodotti siderurgici o materiali da costruzione che ad oggi sono divenute applicabili. Il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, ha spiegato: «Ciò significa che la Lituania deve applicare controlli supplementari sul transito stradale e ferroviario attraverso il territorio dell’Ue. Naturalmente, questi controlli sono mirati, proporzionati ed efficaci».

Ad aggravare le preoccupazioni della Russia si è aggiunta l’ultima rilevazione dell’Eurobarometro, dalla quale emerge un sentiment europeo senza precedenti, in particolare nel territorio lituano. Nel sondaggio pubblicato dal Parlamento europeo, infatti, si evince che il 65% dei cittadini europei crede che fare parte dell’Ue sia un elemento positivo. Un risultato che batte ogni record dal 2007. La difesa delle libertà e della democrazia è una priorità per il 59% dei cittadini, mentre l’80% degli europei sostiene le sanzioni contro la Russia. A dare un segnale particolarmente positivo sono paesi come Malta (+12%) o Estonia (+9%), ma a prendere la pole position è proprio la Lituania con un aumento di 20 punti percentuali.  

A questo trionfo morale europeo risponde Mosca, che, attraverso le parole della rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito l’atteggiamento della Lituania particolarmente aggressivo. La situazione sta prendendo una piega pericolosa. In attesa di capire come si cercherà di distendere i toni, il sipario, per il momento, si chiude con le dichiarazioni del Cremlino che ha reputato la decisione delle autorità lituane “illegale e senza precedenti”. Mosca ha inoltre specificato che verranno condotte delle analisi approfondite in seguito alle quali “verranno adottate misure di ritorsione”.