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Ucraina: le priorità della FAO per assistere famiglie e sfollati

04
Marzo 2022
Di Flavia Iannilli

Nell’economia ucraina a giocare un ruolo importante non sono solo le royalties derivanti dal passaggio dei gasdotti in Ucraina. Ad assumere un ruolo sempre più significativo è l’agricoltura. Nel 2007 la quota del PIL che occupava questo settore era del 6,3%. Nel 2020 è arrivata al 9,3%, ma se vengono comprese anche le industrie relative al comparto, il contributo al PIL arriva ad occupare il 22%.

In qualità di quinto più grande esportatore al mondo, l’Ucraina nel 2021 ha rappresentato il 9% della quota di mercato globale delle esportazioni. Prima di questo febbraio, a causa dei conflitti nelle zone di confine, la FAO aveva già fornito il sostegno all’Ucraina con programmi con un valore di 24,6 milioni di dollari. Un supporto al governo nella gestione delle minacce per la salute degli animali, un aiuto ai piccoli produttori ed un lavoro con i partner delle Nazioni Unite per affrontare i bisogni delle comunità più colpite. Sostegni necessari per l’insicurezza alimentare nelle aree a rischio.

L’imprevedibilità dell’evoluzione della situazione attuale lascia pensare che ci possa essere un ulteriore deterioramento della sicurezza alimentare, in maniera particolare nella parte est del paese. Per questo motivo la FAO sta pianificando di incrementare l’assistenza dei territori più colpiti.

A lanciare un appello d’emergenza, il primo marzo, sono state le Nazioni Unite e i partner umanitari; l’ammontare totale sono 1,7mld di dollari per poter aiutare, a livello umanitario, la popolazione ucraina. Di questi 1,1mld servono a sostenere le persone all’interno del paese, il restante per i paesi vicini che si fanno carico dei rifugiati. La FAO si occuperà delle 240mila persone dislocate nelle zone rurali e per farlo si baserà su tre priorità fondamentali: fornitura di contanti per soddisfare le esigenze basilari delle famiglie, il sostegno tempestivo della produzione alimentare, una coordinazione massiccia per rendere più efficace l’azione umanitaria.

Nello specifico le famiglie più vulnerabili riceveranno dei trasferimenti di contanti mirati per tre mesi, questo consentirà loro di far fronte alle esigenze di base. La fornitura di mangimi e foraggio consentirà di proteggere il bestiame, mentre l’approvvigionamento a ciclo breve di ortaggi, incluse patate (elemento chiave della nutrizione ucraina), permetterà di rafforzare la sicurezza alimentare.

La garanzia di una risposta efficiente e basata sul coordinamento non può arrivare da un’iniziativa di una sola organizzazione, per questo la FAO collabora con partner collaudati e insieme al PAM (Parliamentary Assembly of the Mediterranean) guida il Cluster per la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza in Ucraina. Ad oggi la FAO necessita di 50mln di dollari nei prossimi tre mesi per assistere famiglie e sfollati, in attesa di capire come volgerà il conflitto, si spera che non ci sia necessità di aumentare gli aiuti.