Il presidente Usa Donald Trump sostiene che l’Europa rischia di vedere cancellata la sua civiltà, a causa dell’integrazione e dell’immigrazione: nel documento sulla National Security Strategy degli Stati Uniti, un appuntamento rituale, il magnate presidente spinge l’Europa al capolinea della civiltà. Ma, forse, il capolinea della civiltà occidentale è segnato da lui e dai suoi accoliti, con politiche le cui stelle polari sono il profitto e gli egoismi nazionali e i cui strumenti sono l’arroganza e la forza.
In una visione ottimistica, il documento, che Politico trova “esplosivo”, può essere “una sveglia per l’Europa”, come auspica, a Radio Radicale, l’ambasciatore Antonio Armellini, anche se non dovrebbe sorprendere, perché i contenuti sono gli stessi del discorso fatto in febbraio a Monaco dal vice-presidente Usa JD Vance. Per Stefano Feltri, il testo dell’Amministrazione Trump 2 “sancisce “il cambio di strategia: Washington ci vuole allineati e sottomessi”: può rappresentare un bivio per la premier italiana Giorgia Meloni e per altri leader europei tentati di scodinzolare dietro l’inaffidabile e volubile presidente statunitense.
L’atteggiamento anti-europeo dell’Amministrazione statunitense trova conferma nei commenti di Vance alla decisione della Commissione europea di imporre una multa da 120 milioni di euro a X, la piattaforma social di Elon Musk, per violazione delle regole europee sui servizi digitali, chiudendo un’indagine avviata nel luglio 2024. Vance parla di “attacco alle aziende Usa basato su spazzatura” e risfodera l’argomento, presente anche nella nuova National Security Strategy, dell’Ue come censore della libertà di espressione – accusa paradossale, venendo da personaggi come Trump e Vance che diffondono e difendono ‘fake news’, ‘post truth’, teorie cospirative -.
I commenti alla nuova National Security Strategy
Vediamo cosa scrivono i grandi media. Il News York Times apre con due titoli sul tema: “Trump punta sul profitto, non sulla diffusione della democrazia e descrive un Paese che vuole fare affari e ridurre l’immigrazione, evitando di dare giudizi sui regimi autoritari”. Di fronte all’Europa che rischia di vedere cancellata la sua civiltà, l’America “deve porsi l’obiettivo d’aiutarla a correggere la sua traiettoria”.
Un aiuto singolare, perché la scelta è d’abbandonarla al suo destino, non facendosi più carico della sua sicurezza e, anzi, imponendole d’assumersi, dal 2027, l’onere della Nato.
Infatti, Le Monde osserva che gli europei diventano da alleati “un obiettivo”, mentre Russia e Cina, tradizionalmente avversari degli Stati Uniti, “sono trattati con cautela”: il documento – scrive il giornale – indica che per Washington le alleanze tradizionali “non contano più niente” e “segna una rottura storica con l’era post Seconda guerra mondiale”.
Per The Guardian, Trump rende esplicito il suo sostegno all’estrema destra europea, nel segno dell’invito a “coltivare la resistenza” all’immigrazione. Il giornale osserva che il documento “echeggia la teoria della grande sostituzione”.
Il Washington Post punta sul fatto che il riallineamento trumpiano della sicurezza nazionale degli Stati Uniti si concentra sull’Emisfero occidentale e considera il Medio Oriente “terra d’investimenti”: viene subito in mente l’allucinante visione di Gaza ‘riviera del Mediterraneo’, macerie da sgomberare, persone da cacciare e un ‘paradiso’ immobiliare.
Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti “capovolgono la storia”, facendo dell’Europa, e non della Russia, “la cattiva”: “L’annuale documento sulla strategia nazionale, che di solito descriveva le minacce poste da Cina e Russia, riserva il linguaggio più duro agli alleati Nato”.
La Cnn titola: “Trump rende esplicito il disprezzo per l’Europa in un documento urticante”. Euronews scrive: “La Casa Bianca vede il rischio che alcuni Paesi Nato diventino ‘non europei’ e denuncia le ‘aspettative irrealistiche’ del vecchio continente sulla pace in Ucraina”.





