No, non è mai una buona notizia per i segretari del Pd quando ricompaiono le correnti interne. Vale per quelle apertamente ostili (per paradosso, a volte, le meno insidiose), e vale per quelle che dichiarano un obiettivo di sostegno politico (la frase terrificante è: “vogliamo aiutare la segreteria”).
La realtà è che in quel preciso momento scatta la macchina del condizionamento politico verso chi guida il partito, a maggior ragione nei confronti di una leadership fragile come quella di Elly Schlein.
Peggio ancora: la discussione non avviene mai su temi, su linee programmatiche, su proposte e campagne, insomma su qualcosa a cui gli elettori possano appassionarsi, ma su alchimie interne, e, in ultima analisi, sulle ambizioni in vista della presentazione delle liste alle elezioni politiche del 2027.
Ecco: si tratta di tutto ciò che allontana fatalmente i cittadini e i sostenitori. Povera Elly, merita quasi solidarietà per questo genere di “aiuto” politico che le viene promesso.





