Esteri

Trump vede la svolta, oggi riceve Netanyahu. Ucraina: tensioni in Europa

29
Settembre 2025
Di Giampiero Gramaglia


“Abbiamo un’enorme opportunità di grandezza in Medio Oriente. Tutti sono a bordo per qualcosa
di speciale, per la prima volta in assoluto. Ci riusciremo!!!”. Lo scrive, in modo un po’ criptico (e
un po’ sconnesso) Donald Trump sul suo social Truth, prima dell’incontro con Benjamin Netanyahu
oggi alla Casa Bianca, nel tardo pomeriggio (ora italiana).

In discussione, c’è un piano in 21 punti elaborato dall’Amministrazione statunitense, che prevede,
oltre alla restituzione di tutti gli ostaggi in cambio di una tregua, il disarmo di Hamas, la presenza
d’una forza di sicurezza internazionale nella Striscia e un piano di ricostruzione ‘alla Trump’, ma
che tiene pure aperta la porta a uno Stato Palestinese.

Il premier israeliano sarebbe propenso ad accettarlo, ma le forze fanatico-religiose del suo governo
sono contrarie. La stampa Usa scrive che “Netanyahu sfida la pressione globale sul suo Paese”, che,
come lui stesso ha visto la scorsa settimana all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è sempre
più isolato.

D’altro canto, c’è un allarme di Hamas dalla Striscia di Gaza, dove l’offensiva militare israeliana
continua al costo di decine di vittime ogni giorno: “Israele fermi i raid per 24ore”, perché è in gioco
la vita di due ostaggi di cui l’organizzazione terroristica avrebbe perso la geo-localizzazione.
Medici senza frontiere, ormai impossibilitata a operare, ha sospeso la sua attività a Gaza City, dove
Israele intende “finire il lavoro”, come ha detto Netanyahu all’Onu venerdì. E sono incerte le sorti
della Global Sumud Flotilla che prosegue la missione verso Gaza, però senza la sua ‘ammiraglia’
Family Boat, ferma al largo di Creta per un guasto. Dopo le pressioni esercitate da vari governi,
decine di attivisti hanno lasciato la spedizione, ma la maggior parte ha deciso di proseguire.

Per ora, la missione umanitaria, partita per rompere l’assedio a Gaza e recapitarvi aiuti umanitari,
naviga in acque internazionali. Israele ha già detto che le impedirà di entrare in acque territoriali; e
l’Ue ha già fatto sapere che navi da guerra europee non dovranno rispondere in caso di attacco.
A migliorare il clima nella Regione non contribuisce il ripristino, dopo 10 anni, delle sanzioni
dell’Onu all’Iran, ‘reo’ di non rinunciare ai suoi programmi nucleari, che – assicura però Teheran –
non sono finalizzati a dotarsi della bomba atomica. Le sanzioni – scrive il New York Times
penalizzano una popolazione già in difficoltà a procurarsi cibo e generi di prima necessità e
preoccupata per il proprio futuro.

E, intanto, in Europa, resta alta la tensione per i sorvoli di droni d’incerta provenienza, ma che si
sospetta siano russi, su basi ed aeroporti di Paesi Nato, mentre Mosca non cessa di colpire l’Ucraina
con droni e missili. L’allarme è alto specie in Polonia e in Danimarca, dove nelle ultime 72 ore ci
sono state chiusure di aeroporti e turbative al traffico aereo.

A Copenaghen, mercoledì è in programma una riunione informale del Consiglio europeo, coi leader
dei 27 dell’Ue – la Danimarca ha in questo semestre la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue -.
Il fenomeno dei sorvoli di droni e degli sconfinamenti di aerei non è nuovo, ma non s’è mai
verificato con tanta intensità. Ci si interroga sulle motivazioni del Cremlino: solo provocazioni?, o
test delle capacità e della prontezza delle difese alleate?

Trump 2: rischio di shutdown e congrega di generali
Trump è anche alle prese con beghe interne. Oggi, riceve alla Casa Bianca i leader del Congresso,
cioè lo speaker della Camera Mike Johnson e il capo della maggioranza repubblicana al Senato
John Thune e i capi-gruppo democratici Hakeem Jeffries (Camera) e Chuck Schumer (Senato). Si discute come evitare lo shutdown, cioè la parziale serrata dell’Amministrazione pubblica, previsto
alla mezzanotte di domani, se non sarà approvata una legge che autorizzi la spesa a breve termine,
in attesa di una vera e propria legge finanziaria.

Domani, poi, il magnate presidente parteciperà all’incontro con centinaia di generali e ammiragli
chiamati a rapporto a Quantico, in Virginia, dal segretario alla Difesa Pete Hegseth. L’annuncio
dell’adunata di stellette aveva suscitato allarmi e interrogativi, ma s’è poi saputo che dovrebbe solo
essere l’occasione per il capo del Pentagono di fare un discorso “sullo spirito guerriero” e di essere
“faccia a faccia” con i suoi comandanti in tutto il Mondo. La presenza di Trump, che inizialmente
non era prevista, è stata decisa nel fine settimana.