Esteri

Emirati Arabi Uniti: leader della crescita in Medio Oriente

20
Agosto 2025
Di Paolo Bozzacchi

Altro che le sette sorelle. I sette emirati che compongono lo Stato degli Emirati Arabi Uniti (UAE) macinano crescita e fanno del piccolo Paese affacciato sul Golfo Persico già strategico centro di transito tra Europa, Africa e Asia un campione economico. Basta evocare le città Dubai e Abu Dhabi per sentire odore di business. Tra i Paesi del Golfo (GCC) nel 2024 gli Emirati Arabi Uniti sono cresciuti del 4%, più del doppio dell’Arabia Saudita (1,9%) e più di un punto meglio di Oman (2,8%), Bahrain (2,8%), Qatar (2,7%) e Kuwait (2,5%). Secondo i dati della Banca Mondiale gli Emirati hanno doppiato la crescita media dell’area MENA (+1,9%). 

Un’economia dinamica
Come l’Arabia Saudita, gli Emirati stanno puntando con successo sulla diversificazione economica rispetto al settore oil come storico asset. Lo confermano le previsioni della Banca Mondiale, che confermano il trend positivo della crescita emiratina, stimata in +4,6% per quest’anno e +4,9% per il biennio 2026-2027. ICAEW (Institute of Chartered Accountants England Wales) si è spinto anche oltre: prevede per Abu Dhabi un tasso del 5,1% di crescita del PIL per quest’anno, trainato riforme, turismo, commercio estero e tecnologia.

Il boom del non-oil

Nei primi 9 mesi del 2024 il commercio non-oil degli Emirati aveva già superato quota 660 miliardi di euro. Le stime 2024 non sono disponibili, ma calcolando lo stesso trend l’anno scorso sarà chiuso a quota 825 miliardi di euro. Nei primi tre trimestri 2024 le licenze economiche rilasciate negli Emirati avevano già superato quota 200mila, e soprattutto il mercato azionario locale (Dubai Financial Market) nell’ultimo trimestre 2024 è cresciuto del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. 

Partnership strategiche sugli scudi
Il 2025 per gli Emirati puo’ essere considerato l’anno del boost delle partnership strategiche. Tra gennaio e febbraio nell’ambito degli Accordi CEPA (Comprehensive Economic Partnership Agreement) sono stati siglati accordi con Ucraina, Malesia e Repubblica Centrafricana. Poi tra marzo e maggio si sono aggiunte: Serbia, Costarica, Repubblica del Congo e Mauritius.

AI e idrogeno
Nel maggio 2025 l’UAE e gli USA hanno consolidato un accordo per costruire ad Abu Dhabi il più grande campus AI operativo al di fuori degli Stati Uniti, integrato da 500mila chip NVIDIA/partner e supportato da G42, OpenAI, AWS e Microsoft. A questa iniziativa si aggiunge la strategia nazionale sull’idrogeno lanciata nel 2023. L’obiettivo è più che ambizioso: gli Emirati puntano a produrre 1,4 Mtpa di idrogeno a basse emissioni entro il 2031, salendo poi a 15 Mtpa entro il 2050.

Turismo di qualità 
Nella prima metà di quest’anno Dubai ha già accolto 9,88 milioni di visitatori internazionali, confermandosi nella Top3 tra le destinazioni globali. Ospitalità, retail e servizi viaggiano a gonfie vele. Massima attenzione per l’attrazione di super ricchi: grazie a politiche di visti, stabilità e incentivi agli investimenti quest’anno il flusso netto di persone con almeno 1 milione di euro di patrimonio netto personale ha sfiorato quota 10mila (9800).