Esteri

Guerre: morire di fame o sotto le bombe, a Gaza e a Kiev è sempre dramma

24
Luglio 2025
Di Giampiero Gramaglia

L’Ue, l’Onu ne hanno abbastanza, delle stragi del pane nella Striscia di Gaza, dove “la fame è un’arma” denuncia Amnesty International. E pure dello stillicidio di vittime in Ucraina. Ma lo sappiamo bene: quando l’Ue, l’Onu, le opinioni pubbliche strepitano, i signori della guerra, che detengono le chiavi della pace, raramente ascoltano; anzi, quasi mai.

Tra Israele e palestinesi, tra Russia e Ucraina, ci sono fermenti di negoziato. Ma la sensazione è che il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il leader russo Vladimir Putin vogliano profittare della frustrazione, e della distrazione, del presidente Usa Donald Trump per trarre, sul terreno, quanto più vantaggio possibile.

A complicare il quadro, il governo di Kiev si mostra disattento alle regole della democrazia e vara una legge che asservisce all’esecutivo chi deve combattere la corruzione, uno dei mali del Paese. La rabbia e l’indignazione per una legge “oltraggiosa” innescano proteste di massa nella capitale – riferisce Politico –, per la prima volta da quando la Russia ha lanciato l’invasione nel febbraio 2022.

Sui due fronti. la diplomazia vaticana di Papa Leone XIV è attiva. A Gaza, la chiama in causa – direttamente e violentemente – l’attacco israeliano alla chiesa cattolica nel fine settimana (tre vittime, numerosi feriti, scuse imbarazzate e reticenti). A chi gli chiede se pensa di andare nella Striscia, il Papa risponde: “Ci sono tanti luoghi dove personalmente vorrei andare”, ma quella non è necessariamente la mossa giusta; “Bisogna incoraggiare tutti a deporre le armi”, che trasformano le persone in oggetti senza valore. “Noi – dice Leone XIV – dobbiamo insistere sulla dignità di ogni essere umano, cristiani, musulmani, tutti sono figli di Dio”.  

Lato Ucraina, il fatto nuovo vaticano è l’udienza, sabato 26, al metropolita di Volokolamsk Antonij, il presidente del Dipartimento per le Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, una sorta di ministro degli Esteri del patriarca Kirill. E’ la prima udienza di Leone ad Antonii, che rappresentò il patriarca ai funerali di Francesco. Il Papa manifesta così l’intenzione di riannodare il filo del dialogo col Patriarcato di Mosca dopo le tensioni create dall’invasione dell’Ucraina.

Nell’ultima settimana, assordante il silenzio degli Stati Uniti, e in particolare del presidente Donald Trump, sul Medio Oriente e sull’Ucraina. I sei mesi del Trump 2 alla Casa Bianca sono trascorsi senza risultati di pace tangibili: uno smacco per il magnate che aveva promesso la fine delle guerre in un giorno e che s’è lasciato fin qui ‘menare per il naso’ da Netanyahu e da Putin. Le Monde sottolinea “la vicinanza manifestata dal presidente, da suoi ministri e da suoi ambasciatori con la destra nazionalista israeliana e la volontà di seppellire la soluzione dei due Stati, Israele e Palestina”.

Guerre: Striscia di Gaza, Guterres, UvdL, litania di denunce
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres condanna “l’orrore” nella Striscia di Gaza, dove morte e distruzione hanno raggiunto un livello “senza precedenti nella storia recente”: “La malnutrizione sta esplodendo, la carestia bussa a ogni porta”. Le parole di Guterres, pronunciate durante una riunione del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di Vetro di New York, non hanno avuto alcun seguito.