Ambiente
Quirinale: ambiente, Mattarella nomina 29 giovani “Alfieri della Repubblica”
Di Ilaria Donatio
Altruisti, generosi, mossi da un forte senso di comunità. Ma soprattutto giovani e giovanissimi, nati dal 2004 in poi. Sono i 29 Alfieri della Repubblica scelti dal presidente Mattarella in tutte le Regioni d’Italia, con bellissime storie di altruismo e solidarietà, molte per l’ambiente e per la cultura.
Storie scovate nelle giovani vite di ragazzi che si sono prodigati, ad esempio, dopo le alluvioni che nel 2023 hanno colpito l’Emilia Romagna o che hanno trasformato la passione per la scrittura o per le scienze in un ponte per ridurre le disuguaglianze. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella ha anche assegnato tre targhe a classi che si sono rese protagoniste di azioni collettive.
Alcune storie dei giovanissimi diventati Alfieri della Repubblica
Abderrahim Ben Rhouma, nato nel 2010 e residente a Cesena è stato scelto per la solidarietà e l’impegno profuso a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna: per l’esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia.
Guido Betti, nato nel 2005 e residente a Ravenna è diventato alfiere della Repubblica per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna.
Francesco Colasanti, nato nel 2005 e residente a Pofi (Frosinone), è stato premiato per l’impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale. La passione per la tecnologia, insieme alla sua spiccata sensibilità, gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale.
Caterina Contento, nata nel 2005 e residente a Montevecchia (Lecco) è stata scelta per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente: le sue ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione sono state determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile.
La motivazione: azioni non rare ma rappresentative
Ma ci sono molte altre storie: di femminicidi sventati, di altruismo nei confronti dei più deboli, di generosità verso il prossimo. Di tutti e 29 i ragazzi premiati, i più giovani hanno solo 9 anni e hanno salvato la vita ai loro genitori; il più grande compirà vent’anni a luglio ed è stato premiato per aver portato sollievo con la sua musica a chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.
Interessante, infine, la motivazione degli attestati d’onore conferiti da Mattarella a questi giovanissimi, solidali e amanti dell’ambiente: “Azioni non rare, ma rappresentative di comportamenti diffusi, azioni e sentimenti da incoraggiare e diffondere tra i giovani» per farne «adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali”.