Politica

La nuova strategia Nato: oltre il “rebuilding consensus”

14
Giugno 2021
Di Redazione

di Paolo Bozzacchi

America is back! E questo lo si capirà bene lunedì 14 giugno, quando il vertice Nato che si terrà a Bruxelles ospiterà il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel suo viaggio nel Vecchio Continente definito come l’operazione “embracing Europe”. Il titolo del vertice dell’Alleanza Atlantica è “Rebuilding consensus”, una trasparente ricerca di slancio strategico dopo 4 anni difficili, durante i quali la Nato è stata depauperata di fatto di buona parte della potenza del suo motore propulsivo a trazione democratica a causa delle scelte dell’Amministrazione Trump. Ma i 30 Paesi membri della Nato, guidati dagli Stati Uniti, sembrano voler andare oltre la semplice cura delle recenti ferite.

 

Indiscrezioni del New York Times danno per pronta la bozza dello studio (che durerà un anno) pronto a rimodellare per la prima volta dal 2010 lo Strategic Concept dell’Alleanza, cioè il cuore della strategia di difesa collettiva delle 30 democrazie aderenti al progetto Nato. Le nuove sfide sono già chiare: difesa cibernetica, intelligenza artificiale, difesa antimissili, lotta alla disinformazione e alle nuove tecnologie dotate di potenziale “dirompente”. E c’è da sciogliere anche il nodo autonomia strategica dell’Alleanza, che passa anche dalle modalità di finanziamento della struttura.  

 

Il vertice Nato di Bruxelles sarà composto di un’unica sessione di lavori da due ore e mezza, durante la quale i 30 leader (tra i quali anche Mario Draghi), avranno 5 minuti di tempo ciascuno per parlare. I dossier sul tavolo sono sfidanti: ritiro dall’Afghanistan, spese per la difesa, politiche estere di Russia e Cina, guerra commerciale e tariffaria, lotta ai cambiamenti climatici e diplomazia dei vaccini.  

In soli 300 secondi di speech Joe Biden può dare una spinta molto forte alla linea di politica estera USA votata al multilateralismo e annunciata 6 mesi fa e nuova linfa vitale all’Alleanza Atlantica. L’Ambasciatore USA presso la Nato durante la presidenza Obama, Ivo H. Daalder: “Il viaggio di Biden è parte della strategia ‘We’re back’ e importante per mostrare che alleati e partner contano e che vogliamo lavorare con altri Paesi e dimostrare amicizia ai nostri amici”.

 

C’è un altro aspetto da non sottovalutare. Il vertice Nato cronologicamente è stato fissato ad appena due giorni dall’incontro di Ginevra tra Biden e Putin che si terrà il 16 giugno, subito dopo il vertice G7 in Cornovaglia di questo fine settimana. In questo senso l’appuntamento Nato va considerato tappa fondamentale di un road show europeo di Biden simbolico e significativo anche per la costruzione del messaggio da lanciare a Mosca in vista del bilaterale con Putin. 

 

Oltre alla messa a punto della nuova strategia, la Nato è anche alle prese con la corsa per l’elezione del nuovo Segretario Generale, oggi l’ex premier Jan Stoltenberg, che avverrà a settembre del 2022. Una corsa che è già iniziata, nonostante manchino all’appello l’esito delle elezioni politiche in Germania che indicheranno la linea di politica estera di Berlino e il successore di Angela Merkel, e quelle presidenziali francesi del prossimo maggio che potrebbero vedere la riconferma o la sostituzione di Emmanuel Macron. Regno Unito e Italia si sono già portate avanti con il lavoro di indicare candidati idonei.

 

Londra sosterrà il nome dell’ex Premier Theresa May, mentre dall’Italia i nomi che trapelano sono due: la ex Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, e l’ex Premier Enrico Letta.   

America and Nato are back?!

 

Photo Credits: Zeppelin
 

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