Politica

Il Dl Semplificazioni sotto la lente delle associazioni TLC e appalti

09
Giugno 2021
Di Redazione

Il Dl Semplificazioni e Governance ha iniziato il suo percorso parlamentare ed è da considerarsi altamente strategico per il rilancio post-pandemia perché legato a doppio filo all’attuazione degli interventi del PNRR. Il Decreto sarà quindi cruciale per dare rapidamente corpo alla ripresa. Il testo del Dl, pubblicato il 1 giugno in Gazzetta Ufficiale e che inizierà il suo iter di approvazione dalla Camera, è composto di due parti. La prima contiene disposizioni in materia di governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e descrive un sistema articolato su distinti livelli. Vengono definiti i diversi ruoli strategici ricoperti dalle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, nonché le modalità di dialogo con le autorità europee, come già approfondito da The Watcher Post qui. Nella seconda parte, poi, vengono previste una serie di misure di semplificazione che incidono direttamente sui settori di più diretto impatto del PNRR e che puntano a favorirne la completa attuazione, di cui in anteprima abbiamo scritto qui

Per capire meglio come le aziende dei settori TLC e appalti hanno accolto il Dl Semplificazioni e come intendono dialogare con le Istituzioni per possibili miglioramenti nel corso dell’iter parlamentare The Watcher Post ha contattato due associazioni molto ben rappresentative dei rispettivi settori: Asstel (Assotelecomunicazioni) e Unionsoa (Associazione Nazionale Società di Attestazione).

Il settore TLC ha accolto con pieno favore la semplificazione del processo di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica e l’agevolazione delle infrastrutture digitali degli immobili raggiunti dalla fibra ottica. Massimo Sarmi, Presidente di Asstel – Assotelecomunicazioni: “Esprimiamo il nostro apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo, poiché le procedure per autorizzare la realizzazione delle reti a banda ultra larga fisse e mobili, come previsto nel Decreto Legge forniscono una risposta concreta all’esigenza di certezza dei tempi richiesti dai procedimenti amministrativi, necessari alle imprese per dotare il Paese di infrastrutture in grado di supportare la digitalizzazione e incentivare la ripresa, nel rispetto delle competenze delle diverse amministrazioni coinvolte”.

Poi Sarmi aggiunge: “Auspichiamo che il Parlamento, oggi chiamato a svolgere la propria funzione legislativa, possa concludere il proprio lavoro in tempi brevi. È questo, infatti, il momento decisivo per completare la digitalizzazione del Paese e promuovere gli investimenti. L’obiettivo è che possa iniziare un nuovo corso che permetta alle persone e alle imprese di sfruttare appieno tutte le opportunità offerte dall’innovazione, dal 5G e da una copertura delle reti a banda ultra larga sempre più capillare del territorio italiano, per colmare il divario digitale.”

Il settore degli appalti è impattato dalla normativa soprattutto per l’abbreviazione sia dell’iter di affidamento delle gare, sia dell’aggiudicazione. Tiziana Carpinello, Presidente UnionSoa – l'Associazione Nazionale Società di Attestazione: “Il forte segnale di semplificazione, digitalizzazione e trasparenza messo in campo dal Governo non può che essere apprezzato. Ora però serve collaborare insieme, pubblico e privato, per concretizzare nel migliore dei modi tutti i buoni propositi contenuti nel Dl”, spiega la Presidente, che poi entra nel merito di quanto previsto dal testo: “La prima cosa da segnalare è sicuramente la novità assoluta del fascicolo virtuale introdotto con l’Art.53 del Decreto. Su questo non possiamo che essere soddisfatti visto che sono anni che ci battiamo per questo. È un passo importante per il quale chiediamo al Ministro Giovannini di capire bene come sarà realizzato questo progetto, noi siamo pronti sin da subito a mettere le nostre competenze a servizio dell’ANAC che sarà chiamata a coordinare questo lavoro. Anche le indicazioni per l’affidamento degli appalti sotto soglia sono condivisibili, però riteniamo più giusto che sia un ente terzo a qualificare l’azienda a cui viene affidato l’appalto e non la stazione appaltante stessa che la sceglie. In generale mi sento di dire che le modifiche apportate al codice per renderlo più snello ed efficace sono condivisibili, anzi mi auguro che questa possa essere una prova generale in vista di un futuro Codice che possa essere in linea con il Nuovo Paese che sta nascendo”.

La Presidente Carpinello infine propone: “Riteniamo sia di maggiore tutela e trasparenza che tutte le aziende i cui lavori attingono a fondi pubblici siano qualificate. Oggi, ad esempio, per realizzare i lavori con gli incentivi dell’ecobonus 110% e del Sisma bonus gli Operatori Economici non hanno l’obbligo di attestazione e questa è una mancanza di tutela per tutto il sistema”.

Molto sul Dl Semplificazioni è stato fatto. Ma come per tutte le macchine normative la messa a punto parlamentare sarà decisiva per garantire una piena funzionalità al provvedimento. Bisogna fare presto e bene.

 

Redazione

 

Photo Credits: Piemme Nolo

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