Politica

Catalogna, Puigdemont chiede altre 72 ore, governo verso attivazione art. 155

16
Ottobre 2017
Di Redazione

La soluzione della crisi catalana è rimandata a giovedì prossimo e potrebbe richiedere ancora diverse settimane. La risposta di Carles Puigdemont che il governo spagnolo si aspettava per oggi non è arrivata e la partita rimane in fase di stallo, al momento rimandata di 72 ore. Il presidente della Generalitat ha tempo fino alle 10 di giovedi' mattina per chiarire che la Catalogna non ha dichiarato la sua indipendenza e tornare alla legalità costituzionale richiesta da Madrid, altrimenti l'esecutivo richiedera' l'attivazione dell'articolo 155 della Costituzione. Tra rinvii e 'penultimatum' la situazione resta esattamente quella della vigilia, ma questa volta, secondo molti osservatori della politica spagnola, l'attivazione dell'articolo 155 da parte del governo non puo' piu' essere rimandata e secondo lo setsso ministro degi Esteri di madrid, Alfonso Dastis, l'attivazione del 155 "e' ormai il passo logico successivo".

L'interpretazione del dettato costituzionale (l'articolo 155 non e' mai stato utilizzato nella storia democratica della Spagna) prevede che il governo di Madrid, giovedi' mattina, chiedera' formalmente al presidente catalano di restaurare la legalita' attraverso un documento scritto e motivato giuridicamente, che contenga una relazione su quelli che vengono considerati i comportamenti non conformi alla legge e le misure specifiche per risolvere la situazione. Il documento dovrebbe contenere anche un ulteriore margine di tempo che consenta al presidente della Generalitat di rispondere. E c'e' da aspettarsi che Puigdemont si prendera' tutto il tempo necessario per rispondere. Se da parte della Comunita' autonoma continua a persistere una violazione costituzionale, il governo chiedera' al Senato di mettere in marcia il procedimento e la camera alta dovra' approvare la proposta con la maggioranza assoluta.

Per i giuristi spagnoli l'articolo 155 consente allo Stato centrale di assumere le funzioni di alcuni organi della Comunita' autonoma, ma non permette la destituzione o lo scioglimento delle istituzioni catalane. Spetta a Madrid indicare le misure che vuole mettere in campo: potrebbe assumere ad esempio le competenze sull'ordine pubblico e la sicurezza o sul fisco, oppure sospendere i trasferimenti statali. "L'articolo 155 non implica la sospensione dell'autonomia catalana ma la restaurazione della legalita' nell'autonomia", hanno sottolineato oggi il primo ministro Mariano Rajoy e la vice premier Soraya Saenz de Santamaria. Di certo pero' si tratterebbe di un atto istituzionale e politico di grande rilevanza. La soluzione della crisi insomma è solo all’inizio.

 

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