Walking in the Bubble

Ucraina e Moldova da Mattarella, Fontana ad Avellino per Sullo, Urso e il mare, Nexi e Giorgetti, Adsi

09
Luglio 2025
Di Gianfranco Ferroni

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve al Quirinale il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, e subito dopo il presidente della Repubblica di Moldova Maia Sandu.

A Palazzo Chigi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin e il ministro della Salute, Orazio Schillaci, incontrano i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, guidati dal Patriarca, Sviatoslav Shevchuk.

Il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana nella giornata di domani, giovedì 10 luglio, sarà ad Avellino, nel Santuario del Santissimo Rosario, per formulare un indirizzo di saluto alla cerimonia di traslazione delle spoglie di Fiorentino Sullo e di sua moglie Viretta de Laurentiis.

A Roma, nella Biblioteca della Camera dei Deputati “Nilde Iotti”, presentazione di “Dona Italia”, iniziativa promossa da Nexi per semplificare i pagamenti digitali e supportare il “terzo settore” nella raccolta fondi. Con Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze.

A Roma, al Mimit, Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum “Creare Valore. Il mare nell’anno del Giubileo”. Con Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy; Andrea Prete, presidente Unioncamere; Simona Petrucci, presidente Intergruppo Parlamentare Economia del Mare. Nell’ambito dell’evento, presentazione del XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del mare, a cura di OsserMare e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne – Unioncamere.

Alla Camera dei Deputati, nell’aula della commissione Esteri, la commissione parlamentare per la semplificazione, in merito all’indagine conoscitiva in materia di semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, svolge l’audizione del commissario europeo per l’economia e la produttività l’attuazione e la semplificazione, Valdis Dombrovskis.

A Milano, Palazzo Lombardia, convegno “Hospitality Forum 2025”, organizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Castello Sgr e presentazione del Rapporto 2025 sul mercato immobiliare alberghiero. Con Daniela Santanché, ministro del Turismo.

A Roma, un nuovo luogo per i vip e gli amanti del “luxury”: si chiama “Terrazza Romana” ed è il cocktail bar sul rooftop dell’Hotel d’Inghilterra Roma – Starhotels Collezione, hotel 5 stelle in via Bocca di Leone. E’ la “ciliegina sulla torta” che corona il grande progetto di rinnovamento integrale dell’hotel, riaperto nel settembre 2024 dopo una ristrutturazione che ha ridefinito completamente l’esperienza di ospitalità nella storica struttura ottocentesca, una delle più affascinanti di Roma. Un sofisticato salotto sui tetti di Roma, pronto ad accogliere i propri ospiti in pieno relax: dalla terrazza si possono ammirare i tetti di Roma e alcuni dei monumenti più celebri della città, come il Quirinale, Villa Medici, il Vittoriano di Piazza Venezia e la grande cupola della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso. Mixology d’autore firmata dall’head barman Angelo Di Giorgi, tra classici, signature drink e mocktail, accompagnati da una selezione di canapè creativi in arrivo sempre espressi dalla cucina. Per un aperitivo al tramonto, magari prima della cena al Cafè Romano, il ristorante al piano terra della struttura che ora presenta la sua nuova carta estiva firmata dall’executive chef Andrea Sangiuliano, o un dopocena.

Sono 25 i comuni italiani che hanno ufficialmente manifestato il proprio interesse a candidarsi al titolo di “Capitale italiana della Cultura” per l’anno 2028 rispondendo all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura. Un primo passo che conferma la vitalità dei territori e la volontà diffusa di investire nella cultura come motore di sviluppo, coesione sociale e rigenerazione urbana.Ecco l’elenco delle città e delle Unioni di comuni che hanno presentato la manifestazione di interesse: Anagni (Frosinone), Ancona, Bacoli (Napoli), Benevento, Catania, Colle di Val d’Elsa (Siena), Fiesole (Firenze), Forlì, Galatina (Lecce), Gioia Tauro (Reggio Calabria), Gravina in Puglia (Bari), Massa, Melfi (Potenza), Mirabella Eclano (Avellino), Moncalieri (Torino), Pieve di Soligo (Treviso), Pomezia (Roma), Rozzano (Milano), Sala Consilina (Salerno), Sarzana (La Spezia), Sessa Aurunca (Caserta), Tarquinia (Viterbo), Unione dei comuni “Città Caudina” – Campania, Valeggio sul Mincio (Verona), Vieste (Foggia). Le candidature provengono da tutto il territorio nazionale e rappresentano un ampio spettro di realtà urbane, storiche e culturali: dalle città d’arte alle aree interne, dai borghi alle aggregazioni di comuni. Con questa prima fase si apre ufficialmente il percorso verso la designazione della “Capitale italiana della Cultura 2028”. I comuni che hanno presentato manifestazione di interesse saranno ora chiamati a formalizzare la loro candidatura predisponendo, entro il 25 settembre, un dossier di candidatura contenente il progetto culturale, le strategie di sviluppo territoriale, i soggetti coinvolti, il piano di sostenibilità economica e gli obiettivi attesi. Il titolo di “Capitale italiana della Cultura” ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e creativo delle città italiane e di promuovere politiche pubbliche innovative basate sulla cultura come leva di crescita, inclusione e attrattività.

“Le dimore storiche italiane sono il più grande museo diffuso del nostro paese e d’Europa,rappresentando il 17% del patrimonio culturale nazionale. Su oltre 45mila dimore storiche il 20% si trova nelle aree interne del paese, rappresentando un vero e proprio motore di aggregazione e di sviluppo economico per il territorio che in molti casi rischia lo spopolamento. Le dimore storiche sono presìdi culturali rappresentando un ruolo decisivo nella diversificazione dell’offerta turistica e nella valorizzazione delle aree interne e rurali.” Lo ha dichiarato Maria Pace Odescalchi, presidente Adsi – Associazione Dimore Storiche Italiane, intervenendo a Roma agli Stati Generali del Turismo promossi da Forza Italia. Nel 2024, le dimore storiche private hanno accolto 35 milioni di visitatori e organizzato oltre 210mila eventi, di cui oltre 70mila a titolo gratuito, contribuendo alla crescita economica e alla coesione sociale di tutto il territorio italiano. “Le dimore diffuse su tutto il territorio nazionale, di cui molte in borghi e contesti rurali, rappresentano un museo a cielo aperto”, ha sottolineato la presidente, “dove l’accoglienza turistica si intreccia con la vita quotidiana dei territori, offrendo esperienze autentiche e immersive che parlano delle nostre radici più profonde. Un modello virtuoso, dove la tradizione dialoga con la modernità e il turismo si trasforma in strumento di tutela, conoscenza e sviluppo”. In questo senso, le dimore storiche rappresentano anche una risposta concreta all’overtourism, grazie alla loro capacità di delocalizzare i flussi turistici verso territori meno noti, ma ricchi di valore. “Il riconoscimento delle dimore storiche da parte delle istituzioni come partner strategico per lo sviluppo delle aree interne è necessario anche considerando i costi di manutenzione spesso molto elevati che richiedono i beni vincolati. Nel solo 2023 sono stati investiti oltre 1,9 miliardi di euro per la conservazione e il restauro di queste strutture, contribuendo in modo significativo alla crescita del Pil” conclude Odescalchi.