Walking in the Bubble

Da Meloni il premier del Libano, Lollobrigida da Confcooperative, Scopelliti d.g. Consob, Gin Mare e Leica

16
Marzo 2023
Di Gianfranco Ferroni

A Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Giorgia Meloni riceve il premier del Libano Najib Miqati.

Maria Antonietta Scopelliti, segretario generale della Consob, assumerà per tre mesi l’incarico di direttore generale: e dal primo aprile al 30 giugno manterràal tempo stesso il suo ruolo come segretario generale. Scopelliti sostituisce il d.g. Enrico Ajello, dimissionario. Lascia la Consob anche il vice direttore generale Tiziana Togna: al suo posto arriva Marina Cicchetti, attualmente capo dell’Ufficio controllo interno, per un periodo di sei mesi, fino al 30 settembre prossimo. Sono in fase avanzata di definizione le procedure con cui la commissione provvederà alla nomina del prossimo d.g..

A Roma audizione dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, nell’ambito dell’esame della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Parteciperà Giovanni Sabatini d.g. Abi.

Oggi a Roma nel Palazzo della Cooperazione, in via Torino, Confcooperative Fedagripesca incontra il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. Parteciperanno il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e il numero uno di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini.

Nel pomeriggio di oggi a Potenza, nel Palazzo della Cultura, andrà in scena il convegno “La repubblica dei democristiani”, con Peppino Molinari, Vincenzo Scotti, Elena Vigilante, Ortensio Zecchino. Senza dimenticare Mario Guarente sindaco di Potenza e Antonio Santopietro presidente Cosmopolities.

Sabato, a Verona, Fondazione Cariverona promuove la firma del protocollo d’intesa “Verona Agrifood Innovation Hub”. Parteciperanno Alessandro Mazzucco presidente di Fondazione Cariverona e Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia e delle finanze.

Oggi si riunisce il Consiglio europeo Ambiente, durante il quale la presidenza svedese vorrebbe includere il settore bovino nel campo di applicazione della direttiva sulle emissioni industriali. Assocarni, che rappresenta in Confindustria la filiera bovina, ovina ed equina, ha chiesto al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida che il nostro Paese assuma una posizione di ferma contrarietà circa l’inclusione del settore bovino nel campo di applicazione della direttiva Ied. In Italia la “filiera bovina” vale 6,3 miliardi di euro. Viene ritenuto “inaccettabile che un settore come quello bovino italiano che presidia il 40% del territorio rurale nazionale, contribuendo a contrastare lo spopolamento e il degrado delle aree interne, possa essere assimilato ad una qualsiasi industria fossile”, dichiara il direttore generale di Assocarni François Tomei. Dai dati Ispra del 2020, prosegue Tomei, “emerge che le emissioni dell’allevamento bovino italiano pesano appena il 5% del totale (rispetto alla media mondiale del 14,5%, dati Fao), a cui va aggiunto l’aumento di sequestro di carbonio compiuto dalle aree nelle quali si pratica l’allevamento. Inoltre, il carbonio del metano emesso dalle fermentazioni ruminali risiede in atmosfera appena 11,5 anni, per essere poi riassorbito dalle piante in un ciclo biologico, rispetto all’origine fossile del carbonio emesso dai combustibili delle imprese industriali, che al contrario si accumula nell’atmosfera per centinaia di anni provocandone il riscaldamento”. E “sul fronte della sovranità alimentare poi, qualora si decidesse di includere il settore bovino nella direttiva Ied la competitività della filiera bovina italiana, già deficitaria per il 49%, sarebbe ulteriormente compromessa da un aumento delle importazioni di carne dai paesi terzi”.

“L’impianto della riforma fiscale è ambizioso e radicale, si avverte un cambio di paradigma che punta alla crescita e alla competitività del Paese e delle sue imprese. Bene. Ora si tratta di tradurre il tutto in maniera efficace per imprese e contribuenti. Ci saremo per lavorare insieme sull’impianto e sui vari decreti legge”, ha detto il vicepresidente Confimi Industria Nicola Fontanarosa intervendo al tavolo promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri con il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro e il viceministro al Mef Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo che hanno illustrato le linee della riforma. Tra le varie proposte ascoltate il tema dello statuto del contribuente, i tributi, gli interventi su Irap e Imu. L’intervento sulle accise, sulla materia prima energetica, per coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica, ha trovato l’interesse e il favore della confederazione: “Per la manifattura il costo energetico è a tutti gli effetti una materia prima, una leva strategica, è necessario intervenire in maniera risolutiva sulla riduzione delle accise, si tratta di un volano per la competitività delle imprese”.

La casa si conferma bene rifugio per eccellenza per le famiglie Italiane e l’investimento immobiliare la forma più sicura di tutela dei risparmi dei cittadini. I dati del report dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip evidenziano nel 2022 livelli di compravendita nel settore residenziale che non si registravano da oltre vent’anni (+3,5% rispetto al 2021, pari a 775 mila transazioni complessive). I valori di mercato sono risultati sostanzialmente stazionari, salvo aumenti nei grandi centri urbani (+5/10%), generati da una domanda che rimane alta a fronte di un’offerta sempre più ridotta, sia in relazione alla vendita che all’affitto. Per l’uso diverso dall’abitativo si registra invece un andamento delle compravendite (negozi +0,5% uffici -0,1% capannoni -0,3%,) e dei prezzi (negozi +0,2%, uffici +0,1% e capannoni -0,8%) sostanzialmente sulla stessa linea del 2021. Accompagnato da un Focus sull’efficienza energetica nel settore immobiliare, realizzato da 10 anni in collaborazione con Enea e I-Com (Istituto per la Competitività), il report è stato presentato a Roma al Tempio di Adriano da Francesco La Commare presidente del Centro Studi Fiaip, insieme a Ilaria Bertini direttrice del dipartimento Enea di efficienza energetica, e Franco D’Amore vice presidente I-Com, con le considerazioni finali del presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini. A seguire, si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Case green e riqualificazione energetica – Nuovi scenari per la sfida della transizione energetica del patrimonio immobiliare” a cui hanno partecipato Baccarini, Bertini, il presidente di I-Com Stefano da Empoli, il vicedirettore generale Abi Gianfranco Torriero e il presidente onorario di Auxilia Finance Spa Paolo Righi.

Gin Mare, il primo gin mediterraneo e Leica Akademie Italy, la più antica e rinomata tra le scuole di fotografia, sono partner di un progetto che attraverso lo sguardo di cinque autori esplora e interpreta sensazioni e atmosfere legate al tema della Mediterraneità. Un progetto che nasce sotto il cappello della Collección de Autor di Gin Mare, una produzione d’eccellenza che crea un’interessante connessione con il mondo della fotografia autoriale e i valori della propria filosofia: Lifestyle, Gastronomy, Escape e Climate. Qual è il progetto? Una mostra che sarà aperta al pubblico presso il Leica Store di Roma, in via dei Due Macelli, da domani 17 marzo e fino al 22. Gin Mare è un tuffo nella Mediterranean Attitude, intesa non solo come luogo ma come vero e proprio stile di vita. È la luce del sole riflessa sul mare, è il vento che culla i pensieri, è stare nel momento apprezzando la bellezza dell’istante, proprio come in fotografia. Questa l’idea che ha ispirato Acyle Beydoun, Alisa Martynova, Angelo Ferrillo, Antonio Mantovani e Aurore Greindl in universo narrativo dove le loro visioni artistiche danno forma all’essenza della Mediterraneità. Un concetto che racchiude significati eterogenei e complementari, che uniscono terra e mare all’insegna della condivisione, della semplicità e della memoria. Le fotografie selezionate sono la rappresentazione di ricordi che sanno di salsedine e famiglia, paesaggi naturali e urbani dai quali emergono sogni e metafore, storie che parlano di cultura e identità. Il progetto ha dato vita a una mostra itinerante aperta al pubblico, partita da Milano, passata per Torino, Firenze e Bologna, ora in arrivo a Roma. A ogni autore è stato dedicato un video documentario dove raccontare la propria interpretazione del concetto di Mediterraneità. L’insieme degli episodi ha dato vita alla Web Serie disponibile sul canale YouTube di Gin Mare Italia. Maurizio Beucci, head of Leica Akademie Italy, l’istituzione “è rinomata per la sua lunga tradizione di formazione nel mondo della fotografia, per la continuità con la realizzazione fotografica di Leica e per i suoi master, viaggi fotografici e workshop esperienziali. Le novità sono materia rara, specie quando alle spalle ci sono oltre cento anni di storia, ed è per questo che abbiamo accolto con entusiasmo l’idea di una collaborazione con Gin Mare, fin dalla sua ideazione. Una collaborazione che per noi è una prèmiere, un debutto: l’esperienza Leica Akademie diventa opportunità per 5 giovani fotografi che con Leica hanno scelto di formarsi e lavorare. Due docenti d’esperienza, Alisa Martynova e Angelo Ferrillo insieme a tre giovani studenti, Acyle Beydoun, Antonio Mantovani e Aurore Greindl, hanno saputo ereditare e interpretare le qualità dei grandi fotografi Leica, lavorando parallelamente e distinguendosi con quelle capacità uniche di comunicatori non verbali che la nostra Akademie da sempre intende preservare. Saper raccontare storie è ciò a cui le fotografie e i grandi fotografi ci hanno in qualche modo abituato, raccogliere e trasmettere sensazioni ed emozioni lasciando spazio all’esperienza personale di chi osserva è invece la chiave speciale che solo i grandi autori contemporanei sanno usare. Osservando queste fotografie non possiamo che essere fieri della collaborazione con Gin Mare e del nostro lavoro come Leica Akademie, di aver potuto liberare -e non guidare- il linguaggio dei nostri autori, lasciandolo in un acrobatico equilibrio tra la vita reale e l’immaginazione”. E, afferma Beucci, “non possiamo che essere orgogliosi di Acyle, Alisa, Angelo, Antonio e Aurore”.

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