Walking in the Bubble
Meloni incontra Fico e Macron, Fava e l’Inps per i giovani, Casini ricorda Piccoli, Urso Pioneer, Adsi
Di Gianfranco Ferroni
A Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontra il primo ministro slovacco Robert Fico. Successivamente, il premier riceve il presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron.
A Roma, a Palazzo Wedekind, “Inps per i giovani. Iniziative e strumenti per accompagnare le nuove generazioni nel percorso di crescita e nella comprensione del sistema di welfare nazionale”. Con il presidente Inps Gabriele Fava e il d.g. Valeria Vittimberga.
A Montecitorio, nella sala della Regina, presentazione del libro “Flaminio Piccoli. Discorsi politici e parlamentari”. Saluti della vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani. Interventi di Pier Ferdinando Casini, Giampaolo D’Andrea, Marialuisa Sergio e Ernesto Maria Ruffini. A moderare, Stefano Folli.
A Roma, all’Asi, prima giornata del IV Incontro delle Agenzie Spaziali dei Paesi componenti dell’Istituto Italo-Latino Americano, “Cooperare per implementare azioni concrete e fare fronte alle sfide comuni”. Partecipano, tra gli altri, Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana e presidente del Comitato delle Nazioni Unite per l’uso pacifico dello spazio extra-atmosferico.
A Fiumicino, l’Hilton Garden Inn Rome Airport, presentazione del progetto Pioneer, il più grande sistema di stoccaggio energetico italiano che riutilizza batterie second-life ibride di auto elettriche. Il sistema di accumulo è stato realizzato da Enel e AdR, in collaborazione con Loccioni. Con Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy; Pierluigi Di Palma, presidente Enac.
Si chiama “Obiettivo Capitale” il nuovo percorso formativo dedicato alle città che vogliono candidarsi al titolo di Capitale italiana della Cultura. L’iniziativa nasce nell’ambito di “Cantiere Città”, il progetto promosso dal Ministero della Cultura e dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, con l’obiettivo di accompagnare e supportare le realtà urbane interessate a partecipare ai bandi futuri. A partire da questa edizione, “Cantiere Città” non si rivolge solo alle finaliste per il 2027, ma si apre anche alle città che puntano al titolo per il 2028 e oltre. Un’opportunità preziosa, soprattutto in vista del nuovo bando del MiC che fissa al 3 luglio la scadenza per la manifestazione di interesse.
I Musei Vaticani ospitano la presentazione del volume “Francesco Borromini 1599–1667. Atti del Convegno internazionale”, a cura di Alessandra Rodolfo e Luca Ribichini. L’iniziativa, promossa dai Musei Vaticani con l’Accademia Nazionale di San Luca e la Facoltà di Architettura della Sapienza, vedrà la partecipazione di Giovanna Portoghesi, in omaggio al marito Paolo, ideatore del progetto. Tra gli altri relatori, Joseph Connors, Marcello Fagiolo e Francesco Cellini.
A Roma, alla Luiss, presentazione del “Dossier 2025: dai numeri alla realtà”, realizzato dalla Fondazione per la Natalità in collaborazione con Istat. Con Francesco Maria Chelli, presidente Istat; Franco Parasassi, presidente Fondazione Roma.
A Venezia, nuovi appuntamenti della Fondazione Giorgio Cini. Sull’isola di San Giorgio Maggiore, nell’Auditorium “Lo Squero” il 5 giugno andrà in scena “Vivaldi e Casanova. Incontri fantastici e singolari coincidenze”, concerto-racconto ideato per accompagnare lo spettatore in un viaggio tra atmosfere, suoni e personaggi del Settecento veneziano. Attraverso un dialogo immaginario tra due delle figure più emblematiche della Serenissima, ovvero il genio musicale di Antonio Vivaldi e lo spirito irriverente di Giacomo Casanova, lo spettacolo intreccia realtà storica e invenzione, dando vita a un racconto fantastico. Composizioni vocali e strumentali del “Prete Rosso”, eseguite dagli allievi dell’Accademia Vivaldi, si intrecciano a una narrazione originale che ricostruisce un possibile incontro tra il grande musicista veneziano e il celebre avventuriero. Un gioco di congetture storiche con il sapore di una docu-fiction. Giacomo Casanova (1725-1798) ha solo sedici anni quando Antonio Vivaldi (1678-1741) muore, eppure il destino li lega attraverso le atmosfere comuni: Venezia, il teatro, i viaggi in Europa, i personaggi e i luoghi frequentati da entrambi, creano così il contesto perfetto per tratteggiare una narrazione suggestiva, sul filo dell’immaginario. Francesco Fanna, direttore dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, sottolinea: «Vivaldi e Casanova di persona si sfiorano, forse, tra calli e canali. Nessuna fonte riporta che si siano conosciuti, ma alcune coincidenze suggestive ci hanno portato a immaginare una storia che poggia su fatti, personaggi e luoghi che potrebbero aver avvicinato i due, per tracciare il profilo di un incontro immaginato tra reale e fantastico».
Adsi, l’Associazione Dimore Storiche Italiane, annuncia la nomina di Maria Pace Odescalchi a presidente nazionale. È la prima donna a ricoprire questo ruolo nei quasi cinquant’anni di storia dell’Associazione, impegnata nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-artistico privato italiano. Laureata in business administration presso la John Cabot University, Odescalchi è un’imprenditrice attiva nei settori immobiliare, agricolo e culturale. Ha maturato una solida esperienza nella gestione di residenze storiche, favorendo un approccio che coniuga conservazione, tutela dell’ambiente e innovazione. Con la sua nomina, l’associazione conferma il proprio impegno a rafforzare il ruolo delle dimore storiche come catalizzatori di sviluppo culturale, economico e sociale. Tra gli obiettivi, il consolidamento delle sinergie tra pubblico e privato e una particolare attenzione al ruolo delle dimore storiche come volano di crescita e poli di attrazione culturale e turistica, capaci di generare economie sostenibili e rafforzare il legame con le comunità locali e i territori, attraverso progetti di valorizzazione condivisi, generando nuove opportunità soprattutto per i giovani. «Assumere la presidenza dell’Associazione Dimore Storiche Italiane è per me un grande onore e una responsabilità importante», ha dichiarato Odescalchi, «le dimore storiche non sono semplici testimonianze del passato, ma luoghi vivi, capaci di generare valore per i territori e le comunità. Rappresentano l’anima dei nostri borghi e delle nostre città. È essenziale promuovere un equilibrio tra conservazione, innovazione e sostenibilità, affinché le oltre 43mila residenze storiche italiane, il più grande museo diffuso al mondo, continuino a raccontare la storia del nostro Paese alle future generazioni e ai visitatori». Accanto alla presidente opereranno Giovanni Ciarrocca, Guido De Vecchi e Guglielmo Garagnani, nominati vicepresidenti.
A Milano, Palazzo Citterio, il 12 giugno presentazione del volume “Chiara Dynys. Once again”. Alla presenza dell’artista, interverranno: Angelo Crespi, direttore generale Grande Brera; Pietro Della Lucia, direttore Allemandi Libri; Anna Bernardini, curatrice del volume; Giorgio Verzotti e Giulio Buono. L’evento celebra la monumentale installazione di Chiara Dynys a Palazzo Citterio.





