Walking in the Bubble

Mattarella per la Fondazione Bellisario, Gualtieri e l’agricoltura, Senato per Napolitano, Collezione Albertini

27
Giugno 2025
Di Gianfranco Ferroni

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, alla cerimonia per il ventesimo anniversario della costituzione del “Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità”. A seguire, al Quirinale, un incontro con una delegazione dell’Associazione Juppiter. Nel pomeriggio, festeggiamenti per le vincitrici del premio promosso dalla Fondazione Marisa Bellisario.

A Roma, nel Teatro Brancaccio, il sindaco Roberto Gualtieri interviene all’iniziativa “Un treno per il Giubileo”. Nel pomeriggio, in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, “Conferenza cittadina sull’Agricoltura urbana”.

A Roma, a Palazzo Madama, lunedì 30 giugno, convegno di studi in occasione del centenario della nascita del presidente emerito, Giorgio Napolitano.

A Roma, domenica 29 giugno torna l’appuntamento con “Noi Siamo Tevere”, la campagna di cittadinanza attiva promossa da Tevere Day Aps, in collaborazione con Riverside, Ama, Marevivo, Legambiente, PiùBlu e Banca del Fucino, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Roma Capitale e Regione Lazio. La campagna, nata per valorizzare il Tevere come bene comune e patrimonio naturale e culturale della città, propone un programma di eventi che accompagneranno Roma fino al prossimo Tevere Day di ottobre. L’obiettivo è ambizioso ma necessario: restituire al fiume la sua centralità attraverso la partecipazione diretta di cittadini, istituzioni e realtà del territorio, combinando azioni concrete di cura e interventi di sensibilizzazione e scoperta. La campagna, che si inserisce tra le iniziative del Giubileo del Tevere in programma proprio il 29 giugno, si articolerà in due momenti complementari: una mattinata dedicata alla cura fisica del fiume, seguita da una serie di attività culturali aperte a tutti. Il punto di ritrovo di questo secondo appuntamento sarà l’Idrometro di Ripetta, in piazza Augusto Imperatore, simbolico crocevia tra la memoria storica e la rigenerazione urbana del tratto centrale del Tevere. La giornata prenderà il via con un’attività di clean-up fluviale lungo il tratto tra Scalo de Pinedo e l’Ara Pacis. I volontari, accompagnati dallo staff di Riverside, percorreranno il fiume su gommoni per rimuovere i rifiuti galleggianti. L’iniziativa rappresenta un gesto concreto di attenzione all’ambiente, che testimonia l’importanza della tutela collettiva degli spazi pubblici e delle risorse naturali.

A Roma, nell’Archivio di Stato a Sant’Ivo alla Sapienza sarà presentata la Collezione Albertini, pregiata raccolta di 1.749 documenti e coperte in pergamena risalenti al XIV e XV secolo, acquisita da Fondazione Perugia un anno fa. I rivestimenti documentali, finemente decorati e dipinti, appartenevano a registri di podestà, capitani del popolo, giudici e sindaci del Comune di Perugia, quindi rappresentano un vero e proprio tesoro di documenti storici che ritorna a Perugia dopo oltre 170 anni e un’importante fonte per la ricostruzione della storia della città. Un’operazione di acquisizione che ha visto collaborare insieme l’Archivio di Stato, la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e la Fondazione Perugia, in una proficua sinergia tra pubblico e privato che ha portato all’acquisizione da parte dell’ente perugino e alla sua valorizzazione in collaborazione con gli istituti statali. Nel 1853 l’Amministrazione comunale di Perugia decide di vendere una parte della documentazione conservata in archivio e per la cifra di 500 lire viene acquistata da Joseph Spithöver, un antiquario tedesco che viveva a Roma, proprietario di una libreria-casa editrice. Dopo vent’anni Spithöver propone l’acquisto sia al neonato Regno d’Italia che al Comune di Perugia, ma le istituzioni pubbliche​ sono battute sul tempo da Louis Albertini, un giurista argentino di origini italiane, che trasferisce le pergamene a Parigi dove risiede e dove sono state conservate dai suoi eredi fino al giugno 2024. Fondazione Perugia ha acquistato i lotti, in totale 153, in un’asta svoltasi a Parigi alla casa d’aste Mirabaud Mercier e dopo apposita autorizzazione degli Archivi di Francia. «La Collezione Albertini rappresenta un tassello prezioso della memoria storica di Perugia che, dopo oltre 170 anni, torna finalmente a casa. Con questa operazione abbiamo voluto restituire alla nostra comunità un patrimonio identitario straordinario, frutto di una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato. Ma non ci siamo fermati alla semplice acquisizione: la valorizzazione attraverso studio, restauro e dialogo con l’arte contemporanea rende questo ritorno ancora più vivo e attuale, capace di parlare al presente e alle nuove generazioni», ha affermato Alcide Casini, presidente di Fondazione Perugia.

Sviluppare nel mercato americano i format proprietari del Gruppo Lux, a partire dal Balloon Museum che sarà realizzato a Las Vegas, nella hall dell’Hotel Rio, situato nella centralissima Las Vegas Strip. La superfice espositiva sarà di circa 6.600 metri quadri. Così Simest, la società per l’internazionalizzazione delle imprese del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, ha investito 5 milioni di euro per rafforzare la presenza negli Stati Uniti del Gruppo Lux, rilevante player nazionale nel settore dell’intrattenimento e delle esperienze immersive, con sede a Roma. L’operazione prevede un investimento di 2,5 mln di risorse proprie di Simest, e ulteriori 2,5 mln di risorse del fondo 394/81 gestito per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sotto forma di aumento di capitale della Lux America Inc., controllata statunitense del gruppo italiano. Il Balloon Museum è una mostra contemporanea interattiva dedicata all’arte gonfiabile. Ogni mostra presenta opere di oltre 20 artisti internazionali ed è gestita da un team di curatori italo-francese. Ad oggi, il Gruppo Lux è già attivo sul mercato americano con 3 Balloon Museum a New York, a Miami ed Atlanta.

A Venezia, Smac, il nuovo spazio artistico nel cuore della città, inaugurato all’inizio di quest’anno, annuncia “The Quantum Effect”, la sua seconda mostra che sarà co-curata da Daniel Birnbaum e Jacqui Davies e aprirà al pubblico il 5 settembre 2025. Il programma espositivo di Smac è realizzato con istituzioni e curatori di fama mondiale: la prossima mostra, in particolare, è prodotta con Ogr Torino. “The Quantum Effect” esplorerà i paradossi spaziali e temporali introdotti dalla teoria quantistica: universi paralleli, viaggi nel tempo, teletrasporto, “supersymmetry” e materia oscura. La mostra presenterà opere di alcuni tra gli artisti più influenti di oggi, intrecciate in una narrazione cinematografica che attinge sia alla scienza contemporanea che all’universo della fantascienza e della cultura pop. Birnbaum e Davies mettono insieme opere d’arte, esperimenti scientifici, equazioni della meccanica quantistica e fantascienza per creare un vero e proprio effetto quantistico in uno spazio espositivo di mille metri quadri. L’allestimento si ispira concettualmente al romanzo emblematico di Raymond Roussel Locus Solus, con il suo racconto di otto miracolosi tableaux vivants ambientati in un’architettura di vetro. Prendendo spunto dalle realtà quantiche, la mostra segnala nuove possibilità creative in cui oggetti e ruoli possono essere contemporaneamente una cosa e il suo opposto. Oltre alle opere di artisti come Dara Birnbaum, Isa Genzken, Jeff Koons, Mark Leckey e Marcel Duchamp/Man Ray, The Quantum Effect presenta elementi creati dai curatori: collage cinematografici “entangled” (da “entaglement”: correlazione quantistica) con scorci misteriosi dal mondo della teoria e del calcolo quantistico, oltre a “Science Fiction”, una linea temporale alternativa che, in linea con il tema della mostra, mette in discussione la nozione di tempo lineare e la natura della realtà.